Omicidio di Roberta Siragusa, si cerca un possibile complice di Pietro Morreale

0
89
roberta siragusa

Sequestrati cellulare e Ipad di Pietro Morreale, il diciannovenne di Caccamo sospettato di aver ucciso la fidanzatina Roberta Siragusa. Sono ancora molti gli interrogativi ai quali i carabinieri stanno tentando di dare una risposta.

I device sequestrati dagli investigatori sono entrambi privi delle sim e senza schede di memoria. Indagini e analisi anche sulla Fiat Punto  vista passare quattro volte nei pressi di Monte San Calogero dove è stato trovato il cadavere della giovane. Sull’auto sono in corso i rilievi dei carabinieri del Ris che dovranno accertare se il corpo senza vita di Roberta sia stato trasportato a bordo della Punto dopo l’omicidio.

Uno dei punti chiave del delitto, ancora non chiarito, è come è stata uccisa Roberta. A stabilirlo sarà l’autopsia che dovrà essere disposta dallo stesso gip come richiesto dagli avvocati della difesa Giuseppe Di Cesare e Angela Barillaro.

Il corpo di Roberta è stato trovato con i jeans abbassati e bruciato nella parte superiore. La ragazza aveva i pantaloni e le scarpe da tennis. I capelli rasati. Non è ancora chiaro se siano stati tagliati o si siano bruciati. “Dovrà essere accertato – scrive il gip – se tale circostanza è dovuta ad un fenomeno di combustione o ad una orribile manifestazione di disprezzo e svilimento della sua identità femminile”. La sfortunata diciassettenne presenta una profonda ferita al volto, ma non è accertato se sia stata questa la causa della morte o il decesso è stato provocato dalla caduta dal burrone in fondo al quale era il corpo. Così come non è ancora chiaro se Morreale ha agito da solo o si avvalso della complicità di qualcuno.

Nel provvedimento del gip di Termini Imerese si legge: “non può peraltro escludersi che egli (Pietro Morreale ndr) sia stato coadiuvato nell’azione successiva, relativa all’occultamento degli elementi di prova, che comunque è certo che sia stata agita (basti pensare alle chiavi di casa della ragazza e ad altro materiale rinvenuto combusto presso il campo sportivo di Caccamo)”. L’omicidio sarebbe stato commesso tra l’una e le due di notte e solo alle 9.29 Pietro Morreale e il padre Ivan si sono presentati in caserma. Sette ore circa sono trascorse e su questo lasso di tempo il giudice pone l’attenzione.