Omicidio Fragalà, la sentenza del processo entro i primi mesi del 2020

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Il processo per l’omicidio Fragalà si dovrebbe concludere nei primissimi mesi del 2020, in occasione del decimo anniversario dell’aggressione e della morte del noto penalista palermitano.

Enzo Fragalà fu pestato a morte sotto il suo studio, a pochi passi dal palazzo di giustizia di Palermo, il 23 febbraio 2010, e morì tre giorni dopo all’ospedale Civico.

Questa mattina la prima sezione della Corte d’Assise, presieduta da Sergio Gulotta, ha fissato per il mese prossimo due udienze dedicate alla requisitoria dei pm Francesca Mazzocco e Bruno Brucoli, poi toccherà ai legali e ci sarà la sentenza, riguardante sei imputati, uno dei quali, Antonino Siragusa, ha assunto la veste di dichiarante, senza però convincere né l’accusa né la difesa.

Dopo la deposizione di Francesco Paolo Lo Iacono, ex banconista del bar Bobbuccio, Siragusa è tornato a farsi interrogare, per insistere nelle sue tesi: a uccidere Fragalà sarebbero stati lui stesso, Antonino Ingrassia e l’unico esecutore materiale, Antonino Abbate.

Innocenti Francesco Castronovo, Paolo Cocco e Francesco Arcuri. Tante però le contraddizioni emerse nel processo. Siragusa smentisce il pentito Francesco Chiarello, ma Lo Iacono sostiene di avere appreso in carcere che tra i due ci sarebbe stato un accordo per salvare gli altri. Lo stesso Lo Iacono dice di avere sentito con le sue orecchie il boss Gregorio Di Giovanni pronunciare la sentenza di morte per Fragalà.