Operazione antimafia, gli interessi dei boss tra supermarket e vigilantes

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mafia a messina

Operazione antimafia tra Milano e la Sicilia, in manette quindici persone, coinvolti due catanesi.  I militari del Nucleo di polizia tributaria della guardia di Finanza di Varese e personale della squadra mobile della questura di Milano hanno eseguito questa mattina l’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal gip del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 15 persone a vario titolo accusati di far parte di un’associazione per delinquere che ha favorito gli interessi, in particolare a Milano e provincia, della famiglia mafiosa catanese dei “Laudani” o “Mussi i ficurinia”.

Sono state effettuate, nel corso dell’operazione antimafia,  oltre 60 perquisizioni locali tra Lombardia, Piemonte, Puglia e Sicilia, sequestri preventivi di beni immobili, quote sociali, disponibilità finanziarie nonché ordinanze di amministrazione giudiziaria nei confronti di società operanti nel settore della grande distribuzione e della vigilanza e sicurezza privata.

Tra le misure emesse anche l’amministrazione giudiziaria per 4 direzioni generali della multinazionale Lidl (una in Lombardia, due in Piemonte e una in Sicilia per un totale di 218 punti vendita). Il sequestro delle quote di 10 società e cooperative riconducibili al “gruppo Sigilog” di Cinisello Balsamo (Milano), operanti nel settore della logistica, del facchinaggio e dei servizi alle imprese, alle cui dipendenze risultano circa 190 addetti. Quello di 3 immobili, oggetto di intestazione fittizia. E ancora il sequestro di 5 società riconducibili alla “Securpolice Group scarl” di Cinisello Balsamo, operante nel settore della sicurezza e della vigilanza, alle cui dipendenze risultano circa 600 dipendenti.

La presunta associazione per delinquere avrebbe ottenuto “commesse e appalti di servizi in Sicilia” da Lidl Italia e Eurospin Italia attraverso “dazioni di denaro a esponenti della famiglia Laudani”, clan mafioso “in grado di garantire il monopolio di tali commesse e la cogestione dei lavori in Sicilia” e “non può essere invocata una posizione di buona fede” dei dirigenti delle direzioni generali Lidl di Volpiano (Torino), Biandrate (Novara), Somaglia (Lodi) e Misterbianco (Catania).

Nella stessa mattinata di oggi, la polizia  e la  Finanza hanno dato  esecuzione, in provincia di Catania, al decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Dda nei confronti di due indagati accusati di far parte dell’associazione di tipo mafioso riconducibile alla famiglia “Laudani”.