Palermo, arcivescovo Corrado Lorefice: “Medici come samaritani, basta aggressioni”

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corrado lorefice

“Vorrei augurare a chi lavora qui di pensarsi cosi’, prossimo e vicino a chi soffre e di far proprie le ferite degli altri. E vorrei anche chiedere a tutti quelli che sopraggiungono di percepire la responsabilità che voi operatori portate su di voi. Un’urgenza che a volte diventa impazienza per tanti fino ad atti estremi che l’uomo non deve conoscere. Dobbiamo mettere in condizione chi lavora qui di farlo fino in fondo”. Questo il messaggio di augurio che stamane l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, ha rivolto agli operatori sanitari durante la visita pastorale al nuovo pronto soccorso del Civico, nel capoluogo siciliano, inaugurato il mese scorso e dotato di nuove misure di sicurezza, accompagnato dal direttore generale Giovanni Migliore. Lorefice, che ha benedetto i locali e i pazienti scambiando con ognuno di loro una parola di conforto, al termine ha rivolto un pensiero ai ricoverati, ma anche al personale che negli ultimi mesi e’ stato piu’ volte vittime di atti di violenza da parte dei familiari.

“Il pronto soccorso mi ha rimandato subito all’immagine del samaritano – ha proseguito don Corrado – oggi ho percepito una grande attenzione alla persona ed e’ bello che chi arriva sappia che qui c’e’ questa premura, e che lo sappiano i familiari, ma dobbiamo mettere in condizione le strutture sanitarie di fare bene il loro lavoro. Vorrei lanciare questo messaggio: dobbiamo dare fiducia a queste realtà perché una struttura come questa è pensata perché sia accolta l’intera persona. Da questo punto di vista dobbiamo prendere le distanze da chi pensa di poter risolvere le urgenze con la violenza – ha concluso – non si va da nessuna parte se prendiamo questa via”.