Uso improprio della mail istituzionale, atteggiamenti poco consoni nei confronti di colleghi, assenze ingiustificate dal servizio, mancata timbratura, mancata presentazione di certificato medico, visita fiscale vanificata. Ma anche false attestazioni, inadempienze nelle assenze per malattie e rispetto ai doveri d’ufficio, comportamenti irriguardosi nei confronti di colleghi o dirigenti.
Sono questi i motivi principali che hanno portato a provvedimenti disciplinari verso diversi dipendenti del comune di Palermo. Ci sono anche la mancata vigilanza e la mancata emissione di provvedimenti.
Gli uffici di segreteria generale e affari generali – si legge in una nota del Comune – hanno inviato in mattinata al sindaco Leoluca Orlando la nota di aggiornamento dei procedimenti per gli anni 2019 e 2020.
Nel corso del 2019 sono stati avviati 95 procedimenti: 91 relativi a dipendenti del comparto Coime, il Coordinamento interventi di manutenzione edile del comune di Palermo, e 4 a carico di dirigenti. Nel 2020, invece, sono stati 20 i procedimenti avviati: 19 riguardano personale del Coime e 1 nei confronti di un dirigente. Le sanzioni comminate vanno dalla sospensione dal servizio ai rimproveri scritti fino a multe o licenziamenti.
“Un Comune con migliaia di dipendenti e decine di dirigenti è normale che abbia alcuni casi e alcune situazioni, più o meno gravi, di violazione vere e presunte delle norme disciplinari. E’ normale che vi siano situazioni in cui un comportamento può apparire discutibile e quindi da verificare. Quel che conta è che vi sia un sistema di controllo, un meccanismo di verifica di comportamenti e fatti che garantisca tanto l’amministrazione e quindi il suo funzionamento quanto i diretti interessati con procedimenti rigidi ma rispettosi dei diritti di tutti. Si tratta di numeri complessivamente bassi che testimoniano appunto il funzionamento del sistema”. Lo dicono in una nota il sindaco Leoluca Orlando e il vicesindaco Fabio Giambrone.