Palermo, Barone (Asia): “Per emergenza rifiuti Rap chiama privati e si tiene fuori Reset”

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“Apprendiamo della difficoltà della Rap di far fronte all’emergenza rifiuti con elevato rischio sanitario, a seguito del contagio da coronavirus di una dozzina di dipendenti. Situazione che mette in allarme l’azienda, che creerà ulteriori disagi nel servizio di raccolta e peggiorerà la gia’ critica situazione dell’organico dell’azienda. E’ paradossale pensare a interventi di privati, con ulteriori oneri economici, senza prima richiedere l’intervento dei dipendenti delle altre partecipate, come Reset”. Lo scrive con un post su Facebook Salvo Barone, segretario generale sindacato Asia.

“Da sempre sosteniamo la necessità di accorpare i dipendenti delle partecipate in un unico, grande contenitore, una sorta di consortile, è la soluzione non solo per la salvaguardia reale dei livelli occupazionali – spiega Salvo Barone – e delle retribuzioni di tutti i dipendenti delle partecipate, ma anche la soluzione alle emergenze, come quella dei rifiuti, che consente di utilizzare la polifunzionalità dei lavoratori”.

E poi Barone avverte: “Pare che ci sia una sorta di ‘orticello’ privato, nel quale a nessuno è consentito di entrare, probabilmente per continuare la gestione di affari pseudo personali, che sono emersi di recente. Siamo certi che i lavoratori della Reset anche questa volta saranno pronti a sbracciarsi per venire incontro alle emergenze cittadine, ma non è accettabile sentire parlare di affidamento a privati, quando 100 lavoratori aspettano da anni di transitare da Reset a Rap”.