Palermo, blitz antidroga nel quartiere Zen2: “pizzini” e due arresti

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Blitz antidroga della Polizia a Palermo all’interno dello “Zen 2”, sul mercato dello spaccio di droga tra i padiglioni del noto quartiere popolare a nord della città. Un’articolata attività di perquisizione, anche di locali sotterranei, ha portato al sequestro di svariate dosi di stupefacente, già confezionate ed all’arresto di due malviventi, Giuseppe Moceo, 47enne e Gaetano Lo Monaco, 33enne, entrambi residenti nello stesso quartiere.

Lo Zen è sempre stato un quartiere “pilota” della produzione e del traffico cittadino di stupefacenti; i tipi di droga prodotti e rigettati dal ventre del popoloso quartiere sono sempre stati fedeli indicatori di tendenze e richieste prodotte dall’illecito mercato, su tutto il comprensorio palermitano, anche provinciale.

Una laboriosa attività d’indagine condotta, congiuntamente, dai poliziotti delle sezioni “Investigative” dei Commissariati “S.Lorenzo” e “Liberta'” ha portato agenti e cani poliziotto alle soglie dei noti casermoni del popoloso quartiere. In contemporanea, sono scattate due perquisizioni nei rispettivi domicili di Moceo e Lo Monaco. Nel primo caso, i poliizotti hanno trovato una chiave che consentiva di aprire la porta in ferro di un sottoscala dove erano occultati 14 grammi di eroina, 43 involucri di carta argentata, contenenti eroina, un bilancino di precisione, 71 foglietti di carta stagnola utilizzati per il confezionamento delle dosi di eroina, 26 buste in cellophane, anch’esse utilizzate per la conservazione della sostanza stupefacente e 27 bigliettini contenenti nominativi, importi e date utilizzati, presumibilmente, per cristallizzare la contabilità dell’attività di spaccio; in uno di essi anche alcuni dettagli di una curiosa “ricetta” per il “taglio” della sostanza stupefacente.

Per ciò che concerne la perquisizione a casa del Lo Monaco, sono stati rinvenuti 154 involucri contenenti, verosimilmente, “marjiuana”, tutti confezionati con cellophane e sigillati con spille di metallo, di cui 25 dosi rinvenute all’interno di un mobile della cucina e 129 dosi rinvenute all’interno dell’armadio situato nella camera da letto, nonché 19 stecche sfuse di colore marrone, verosimilmente “hashish”, anch’esse rinvenute all’interno di un mobile della cucina.