A Palermo i bus Amat sempre più simili a… “Aspettando Godot”

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“Aspettando Godot” è la più famosa opera teatrale di Samuel Beckett che, se fosse ancora in vita, avrebbe la possibilità di riscrivere la sua opera per la città di Palermo e, in particolare, per l’azienda Amat che gestisce i mezzi pubblici. Ebbene Beckett o non Beckett, Palermo è da ammirare, sicuramente, per efficienza. I bus, soprattutto la linea 101 che collega lo stadio alla stazione centrale, hanno una frequenza davvero eccezionale, da fare invidia ai bus pubblici di Londra, Berlino, Parigi, città non europee come Palermo, così tanto decantata dagli “inquilini” di Palazzo delle Aquile (leggasi amministratori, ndr) guidata dal sindaco tutto fare Leoluca Orlando.

Ebbene, domenica 18 dicembre, quanti si sono trovati dalle 10 in poi in via Libertà in attesa del “fantomatico” 101, hanno dovuto imprecare e non poco. Attesa lunga, lunghissima. Fino alle 10,48 non si vista alcuna sagoma di bus che dalla Statua potesse raggiungere via Libertà in direzione piazza Politeama.

Sono stati davvero tanti i palermitani, fermi in attesa alle fermate, ad imprecare. Qualcuno ha addirittura esclamato: “E’ domenica forse tutti gli autisti hanno preferito le vacanze al lavoro”. Ed anche una signora, in prossimità della fermata difronte via La Marmora rivolgendosi ad un anziano che attendeva dalle 9,50 ha aggiunto: “Leoluca Orlando il sindaco lo sa fare. Ma ancora non ho capito dove. Forse in un fonnaco? Oppure nella sua fantasia. Vorrei che una volta Orlando stesse alle fermate ad attendere come noi gli autobus che non arrivano”.

L’importante, aggiungiamo noi, è vantarsi di candidare Palermo sempre più a città europea. Ma di europeo non ha nemmeno la targa… figuriamoci la mobilità dei mezzi pubblici. Siamo davvero messi male!