Cisl Funzione pubblica sul piede di guerra per la questione che riguarda l’aumento del monte ore dei lavoratori part time del Comune di Palermo, il cui incremento dell’orario di lavoro è all’interno del piano di riequilibrio attualmente in discussione a Sala delle Lapidi.
“Continuiamo a dare il pieno e incondizionato sostegno fino in fondo alla vertenza intrapresa per la stabilizzazione dei lavoratori Asu e la contrattualizzazione a tempo pieno dei lavoratori part-time del Comune di Palermo – dice in una nota il sindacato -. Manteniamo con coerenza la nostra posizione esposta in tutte le sedi, prefettura compresa, cioè stabilizzazione lavoratori Asu, incremento orario dei lavoratori part-time (nessuno escluso) a 34 ore entro maggio prossimo (data in cui si auspica siano stati approvati, da questa amministrazione in carica, i necessari atti e strumenti finanziari), utilizzando le risorse del personale cessato negli anni precedenti e le economie dei 55 milioni finanziati dallo Stato; ed ancora contestuale sottoscrizione del contratto giuridico di trasformazione contratto a 36 ore dal 2023. Proposta tecnicamente fattibile e di più semplice realizzazione se c’è la volontà politica, senza ulteriori indugi e mistificazioni, sull’utilizzo delle risorse dei pensionamenti”.
Cisl Funzione pubblica con Mario Basile, responsabile dipartimento sostiene che “sono evidenti a tutti gli inciuci e le strategie sotterranee per realizzare obiettivi sulla pelle dei lavoratori e i cittadini palermitani. Il sindaco Orlando, la giunta comunale ed i consiglieri comunali – aggiunge il sindacato – devono sapere che se non sarà questa amministrazione a fare le scelte giuste, assieme ai lavoratori, avremo memoria di tutto questo, non ci fermeremo e proseguiremo nella vertenza senza tregua e senza sconti per nessuno”.
Nel pomeriggio manifestazione di protesta dei lavoratori davanti a Palazzo delle Aquile e domani assemblea generale per decidere le altre iniziative da intraprendere.