Palermo: Comune sfratta bancarelle librai di via Libertà, troppo vicine a piste ciclabili

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Sono troppo vicine alle piste ciclabili e sono pericolose per i pedoni: il Comune di Palermo sfratta le bancarelle dei librai in via Libertà. Il settore servizi alle città dell’assessorato Attività produttive ha chiesto ai titolari dei tre manufatti (gli espositori verdi) che si trovano lungo i marciapiedi di via Libertà, tra via Torrearsa e piazza Francesco Crispi e tra via XII Gennaio e piazza Antonio Mordini, di trasferire le attività in altro luogo.

Nell’atto di diffida spiccato dal servizio comunale, i librai dovranno trasmettere entro trenta giorni la proposta progettuale firmata da un tecnico abilitato di trasferimento dell’attività in altro luogo, proposta che comunque dovrà poi essere valutata dal Comune. La documentazione sarà necessaria per evitare l’avvio di un procedimento di revoca dell’autorizzazione commerciale.

I librai hanno dieci giorni di tempo per presentare le loro osservazioni e, attraverso le associazione di categoria, “hanno chiesto di sospendere il provvedimento e di fissare un incontro con il Comune – fa sapere il presidente di Confimeprese Palermo, Giovanni Felice – perché lungo il percorso delle piste ciclabili, in altri tratti dei marciapiedi di viale Libertà, il pericolo per i pedoni si riscontra comunque, per via dei lampioni, manufatti pubblicitari che occupano lo stesso spazio degli espositori dei librai”.

“Sfrattare i librai da via Libertà è un errore, specie se la motivazione è che la loro presenza sia in conflitto con le corsie ciclabili: sono semmai le corsie ciclabili che vanno tolte dai marciapiedi, come peraltro chiedono anche le associazioni e i cittadini”. Lo dice il capogruppo del Pd al consiglio comunale di Palermo, Dario Chinnici, commentando il provvedimento con cui il Comune ha intimato ai titolari delle bancarelle che vendono libri in via Libertà di trovare un’altra collocazione. Anche il presidente della commissione attività produttive del consiglio comunale Ottavio Zacco è contrario al provvedimento.