Palermo: con “Le Vie dei Tesori” alla scoperta degli affreschi di Pietro Novelli

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L’architetto e pittore Pietro Novelli (1603-1647) diede il suo contributo artistico sia a Palazzo Sclafani, nel periodo in cui fungeva da ospedale, che al Fatebenefratelli, in un’epoca in cui, anche nei luoghi di degenza più miseri, era abitudine circondarsi di dipinti e sculture.

Nell’edificio accanto a quello che attualmente ospita la questura, Pietro Novelli intervenne nel 1634 con i suoi affreschi che dovevano fungere da contraltare barocco al medievale “Trionfo della Morte” di autore sconosciuto. Gli affreschi furono staccati nell’800 e conservati prima al Museo Nazionale (attuale Salinas) poi trasferiti all’Abatellis.

Adesso faranno parte della visita inedita che Le Vie dei Tesori propone alla scoperta del museo. Si potrà eccezionalmente accedere alla stanza della direzione che mostra proprio questi affreschi provenienti dallo Sclafani, il palazzo trecentesco nato da una scommessa tra il conte Matteo Sclafani ed il cognato, Manfredi Chiaramonte; nel 1400 fu confiscato e dopo alterne vicende, divenne il primo ospedale pubblico siciliano; dopo i Moti, nel 1832 fu trasformato in gendarmeria. Pietro Novelli aggiunse nel 1634 i cicli “Paradiso” e “Purgatorio”, che raffigurano rispettivamente la Santissima Trinità, la Vergine, Sant’Ignazio di Loyola, altri santi, e le anime del Purgatorio che ascendono al Paradiso.

Altri affreschi, visitabili anche domani, provengono invece dall’Abbazia di San Martino delle Scale e dall’originaria Cappella dei Falegnami, che venne distrutta nel 1804 per far posto alla sede di Giurisprudenza. La confraternita si trasferì nella nuova cappella (che però quest’anno non sarà più visitabile per problemi tecnici), ma gli affreschi furono salvati dall’erudito Agostino Gallo.

La tecnica di Pietro Novelli è straordinaria, i personaggi possiedono fattezze molto particolari; il medesimo stile si ritrova anche nell’enorme affresco dell’ex ospedale Fatebenefratelli, che per Le Vie dei Tesori apre soltanto la domenica (dalle 10 alle 17,30).