Una busta con escrementi è stata recapitata nello studio palermitano dell’avvocato Rosario Di Legami. Lo scrive il sito del giornale la Repubblica nell’edizione di palermo. Il legale è amministratore giudiziario in Sicilia, Calabria e soprattutto in Emilia Romagna dove gestisce beni sequestrati alla ‘ndrangheta.
L’anonimo mittente si è attribuito, secondo palermo.repubblica.it – come indirizzo via Scorsone: a Corleone la strada è quella dove abita la famiglia del defunto boss mafioso Totò Riina. Da qualche giorno la via si chiama Cesare Terranova, il magistrato ucciso dalla mafia nel 1979.
L’avvocato Rosario Di Legami se ne intende di mafia perché da 15 anni gestisce beni sottratti alla criminalità. A lui è stato affidato il compito di amministrare i 100 milioni di beni sottratti alla ‘ndrangheta con l’inchiesta Aemilia scoppiata in Emilia Romagna nel 2015. Di Legami amministra decine di aziende e centinaia di immobili, che si trovano a Modena, Reggio, Parma, ma anche a Verona e Crotone. Aziende edili, di movimento terra, di ristorazione.