Cittadini meno morosi ma ancora lontani dall’essere virtuosi. E’ quanto emerge dai dati raccolti dal settore tributi del Comune di Palermo in merito al pagamento della Tari 2017. Su 377.424 utenze – 320.478 domestiche e 56.946 non domestiche – il 36% non ha pagato la tassa sui rifiuti per il 2017, per un totale non versato di 46 milioni e 446 mila euro (25.756.520 per le utenze domestiche e 20.690.769 per le utenze non domestiche).
Nel dettaglio si tratta di 106.372 (33,19%) utenze domestiche morose e di 29.462 (51,74%) utenze non domestiche. Un dato che, seppur critico, segna un’inversione di tendenza rispetto al 2016 – quando il non pagato ammontava a circa 49 milioni di euro – e che assume maggior valore se si considera che fino a settembre il gettito era inferiore allo stesso periodo del 2016 e il recupero per il 2017 si è concentrato soprattutto negli ultimi tre mesi. “I numeri raccolti mostrano che la morosità Tari registra un’inversione di tendenza, tuttavia la morosità rimane alta – affermano il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’assessore al Bilancio Antonino Gentile -. Si tratta di 46 milioni di euro che devono essere pagati perché indispensabili per poter dare ai cittadini servizi efficienti”.
Il Comune ha così deciso di avviare una “operazione compliance”, offrendo ai palermitani un’altra possibilità prima di procedere alla notifica degli avvisi di accertamento con aggravio di sanzioni. I morosi riceveranno una lettera nella quale si spiega che il mancato versamento può essere regolarizzato avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso, con l’applicazione degli interessi legali e di sanzioni ridotte.
Attraverso il servizio “Compliance Tari 2017” del portale dei Servizi online del Comune sarà possibile calcolare l’importo dovuto, procedere al pagamento, stampare il modello F24 per il versamento e anche comunicare eventuali rettifiche dei dati. “Dialogo con i cittadini, opportunità di ravvedersi o di chiarire la propria posizione – sottolinea Orlando e Gentile – ma poi contrasto forte nei confronti di chi continua a gravare su coloro, imprese e privati cittadini, che sono in regola ed hanno il diritto di fruire di un servizio efficiente e pagare meno”.
Passando in rassegna le diverse zone della città è il centro storico quello meno virtuoso. In media nei quattro mandamenti – Tribunali, Palazzo Reale, Monte di Pietà e Castellammare – solo due imprese su cinque e poco meno di due cittadini su cinque hanno pagato la Tari 2017. Complessivamente non sono stati pagati 3,4 milioni di euro (1.948.247 euro da utenze domestiche e 1.495.294 euro da utenze non domestiche) contro i 3,9 milioni di euro del 2016.
Nei quartieri attraversati da via Libertà (Vittorio Veneto, Villa Sperilinga, Notarbartolo-Giardino Inglese e Ruggero Settimo-Croci) in media solo il 50% delle imprese ha pagato la Tari e tre cittadini su quattro, per un totale non versato di 3,5 milioni di euro (4,2 milioni di euro nel 2016).
Stessa percentuale per quanto riguarda le imprese dell’area centro-nord della città (Borgo Vecchio, Terrasanta, Marchese di Villabianca e San Lorenzo) dove per le utenze domestiche sono due su tre i cittadini che hanno regolarmente pagato. Complessivamente non sono stati pagati 5,3 milioni di euro rispetto ai 6,7 milioni di euro del 2016.
Il 50% delle imprese e il 55% dei cittadini dell’area della costa sud di Palermo ha pagato regolarmente la Tari 2017, per un totale di pagamenti omessi pari a 3,4 milioni di euro (3,6 milioni nel 2016). Ammontano invece a 1,8 milioni di euro (2 milioni nel 2016) i pagamenti omessi nella zona di Mondello e Sferracavallo dove in media solo il 40% delle imprese ha pagato la Tari e due cittadini su tre.