Palermo: il consiglio comunale approva il piano di riequilibrio

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franco miceli

Il consiglio comunale di Palermo, ieri sera tardi, dopo quasi 30 ore di riunione, ha approvato il Piano di riequilibrio economico-finanziario proposto dalla giunta evitando il dissesto “e che potrà essere adesso – si legge in una nota della giunta – occasione di riorganizzare la macchina comunale e di intensificare l’attività di lotta alla evasione fiscale”.

“L’amministrazione – prosegue il comunicato – ha sviluppato un intenso dialogo e continuerà la sua interlocuzione con il Parlamento e con il Governo per definire le condizioni per fronteggiare una crisi di sistema che ha paralizzato centinaia di comuni siciliani e ha colpito grandi città come Torino, Napoli, Reggio Calabria e, da molti anni, Roma”.

“La città di Palermo, in collaborazione con gli altri comuni siciliani e dell’intero Paese – conclude la nota – ha ottenuto nuove norme e l’erogazione di somme inserite nel decreto fiscale e nella legge di Bilancio dello Stato. Risorse e norme che, sin dall’inizio, sono state espressione di una precisa volontà: evitare il dissesto. Il Sindaco, a metà febbraio, stipulerà un accordo con il Presidente del Consiglio dei Ministri previsto dalla legge di bilancio dello Stato per meglio definire impegni dell’amministrazione comunale ed impegni del governo nazionale per i prossimi anni”.

Dopo quasi trenta ore di Consiglio comunale è stato approvato il piano di riequilibrio del Comune di Palermo, “che eviterà alla città di fallire, ma comporterà l’immediato raddoppio dell’Irpef per i palermitani. Siamo profondamente dispiaciuti che non si sia trovata una scelta vantaggiosa sul piano di riequilibrio, che noi non abbiamo votato”, dicono Igor Gelarda, Marianna Caronia e Alessandro Anello consiglieri della Lega, parlando di “piano di riequilibrio fantasioso e ingiusto, che raddoppierà l’ addizionale comunale Irpef a tutti i palermitani. E con il rischio che potrebbe non riuscirsi neanche a stabilizzare i dipendenti comunali part time”. E aggiungono: “Abbiamo fatto un tentativo, quasi disperato, di evitare il dissesto e al contempo non fare raddoppiare l’Irpef ai cittadini, recuperando somme da crediti che il Comune di Palermo vanta. Purtroppo la nostra proposta non è andata a buon fine, per mancanza di fondi”.

“Un plauso alle consigliere e ai consiglieri che hanno consentito alla città di evitare il dissesto finanziario. Un sentito ringraziamento a chi ha trascorso tre notti e quattro giorni resistendo alle provocazioni e alle pugnalate”. Lo dice l’assessore comunale Giusto Catania dopo l’approvazione del piano di riequilibrio. “Immensa gratitudine a Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo, che ha investito energie e competenze, recuperando milioni di euro dallo Stato, per costruire un piano di riequilibrio che mette in sicurezza la città, per l’oggi e per domani – dice -La campagna di mistificazioni di chi voleva il dissesto della città, alla fine, non ha retto. È prevalso il buonsenso contro chi voleva fare uno sgambetto al sindaco e alla giunta, sacrificando gli interessi collettivi della città”. “Chi ha messo la faccia in questa battaglia ha dimostrato una straordinaria cultura di governo: perché le qualità per governare una grande città si dimostrano soprattutto nelle difficoltà – aggiunge -Chi ha voluto e sostenuto il piano di riequilibrio dimostra di avere le qualità per continuare a governare Palermo che non può essere lasciata nelle mani di improvvisati azzeccagarbugli o di sconclusionati urlatori”. “Una lode particolare a Barbara Evola che, mettendo il suo nome e la sua firma all’emendamento della giunta, ha dimostrato grande senso delle istituzioni, dimostrando che il bene collettivo è più importante della becera propaganda. La politica è una scienza nobile e le istituzioni democratiche non sono una tribuna per ciarlatani”, conclude.

“Ancora una volta abbiamo dimostrato la nostra attenzione verso i dipendenti del Comune di Palermo. Grazie ai voti decisivi del MoVimento 5 Stelle, infatti, è passato l’emendamento che permetterà, entro fine anno, l’aumento a 30 ore lavorative settimanali di tutto il personale part-time di categoria A, B, C e D, e a 32 ore dalla fine del 2023, fino ad arrivare a 36 ore entro il 2025. Inoltre, il Comune di Palermo potrà finalmente tornare ad assumere con un piano di 500 nuove unità lavorative a partire dal 2025. L’aumento orario del personale è strategico nell’ottica del complessivo miglioramento di quei servizi che oggi soffrono di note carenze, ad esempio negli ambiti della Polizia municipale, nelle circoscrizioni, negli uffici cimiteriali e in svariati altri uffici amministrativi”.

“L’aumento dell’Irpef è stato scritto e votato dalla sinistra. Il Piano di riequilibrio rappresenta il fallimento politico e amministrativo del decennio targato Orlando”. Lo dicono in una nota i consiglieri di Forza Italia Andrea Mineo e Giulio Tantillo, e di Sicilia Futura, Gianluca Inzerillo, Ottavio Zacco e Catia Meli. “Noi abbiamo cercato di migliorare il provvedimento e ci siamo astenuti su alcuni emendamenti con l’obiettivo di non bocciare il Piano tout court, cosa che altrimenti avrebbe determinato conseguenze catastrofiche per la nostra già martoriata città – spiegano -. Abbiamo voluto salvaguardare i lavoratori part time del Comune, mettere la parola fine al precariato e garantirgli il raggiungimento delle 36 ore settimanali. Per tre giorni e tre notti abbiamo fatto una battaglia durissima a favore della città, non un’opposizione sterile. La finanziaria nazionale – sottolineano i consiglieri – permette alla nostra città di accedere a notevoli somme: per questo non abbiamo ritenuto di non iscriverci al ‘partito dello sfascismo e della demagogia’ e di astenerci soltanto su alcuni provvedimenti”.

Intanto nel pomeriggio è stata fissata una conferenza stampa di Italia Viva, Oso, +Europa e Azione sull’approvazione del piano di riequilibrio.