Palermo: la ministra Azzolina in visita alla scuola “Giovanni Falcone” allo Zen

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La ministra all’Istruzione Lucia Azzolina a Palermo per una visita alle scuole. Prima tappa già alle 8.30 nella scuola “Giovanni Falcone”, allo Zen, bersaglio di ripetuti raid vandalici. Ad accoglierla la dirigente Daniela Lo Verde, in prima linea nel recupero dei ragazzi e di una strategia di dialogo e collaborazione con le famiglie, il prefetto Giuseppe Forlani e il personale dell’istituto.

Nell’aula magna dell’istituto comprensivo il confronto anche con i docenti.  “Grazie per tutto quello che fate”, ha detto Lucia Azzolina, rivolgendosi agli insegnanti Azzolina ha avuto un breve colloquio con la dirigente scolastica Daniela Lo Verde.

“La visita del ministro rappresenta un momento importante alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico – dice il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani – Un modo per rendersi conto personalmente delle esigenze delle scuole anche nelle realtà periferiche delle grandi città. Si dovrà valutare quali interventi mettere in campo per garantire la sicurezza degli alunni alla luce dell’emergenza Covid e la sicurezza del plesso scolastico per contrastare le intrusioni nell’edificio scolastico”.

“Sono felice che il ministro sia qui a raccogliere non solo i problemi e le istanze, ma anche l’importanza e l’entusiasmo con cui svolgiamo le nostre attività e assicuriamo la nostra presenza in questo territorio”, ha detto la preside della scuola “Giovanni Falcone” di Palermo nel corso del confronto con la ministra all’Istruzione, Lucia Azzolina e con i docenti nell’aula magna del plesso. “E’ una scuola esposta e fortemente presente nel territorio”, ha affermato una docente, “facciamo tante cose perché crediamo nel senso dello Stato e del dovere. La scuola non si è mai fermata, nemmeno durante il lockdown e abbiamo svolto tante belle attività”. “I ragazzi sono meravigliosi – ha aggiunto una collega – ma gli sono negati tanti diritti, vivono in contesti difficili, ma questo non puo’ essere una discriminante e noi facciamo in modo che non lo sia”.

“Li abbiamo portati a vedere anche una tragedia greca”, racconta una docente, “c’è molto desiderio di conoscere e abbiamo registrato un grande entusiasmo. I problemi sono i mezzi”. “Non devo chiedere nulla ai miei docenti – ha ripreso la preside Lo Verde – hanno molto spirito di iniziativa e grande dedizione. Questa è la nostra casa. E lo è anche per i ragazzi con cui abbiamo sviluppato questo senso di appartenenza. Anche per loro è diventata una casa. Abbiamo deciso che non dovevamo perdere neppure uno di loro e abbiamo raggiunto questo obiettivo, il più importante, chiamando le famiglie una dopo l’altra”.

“E’ la casa del futuro”, ha chiosato la ministra Azzolina, compiaciuta per l’abnegazione degli insegnanti e delle attività e della passione della comunità scolastica. “Ci sentiamo sostenuti dal ministro che è stata sempre presente – ha proseguito Lo Verde – ricordo la prima volta che mi ha chiamato: “Pronto sono Lucia”, ha detto, e da quel momento ci ha sempre seguiti. La ringrazio. “No, io ringrazio voi – ha risposto il ministro – la funzione della scuola è occuparsi di tutti i ragazzi, nessuno escluso, se non lo fa, ha fallito. Per questo ringrazio questa scuola e voi docenti che fate un lavoro importante anche in condizioni difficili. Non ci fermiamo alle telefonate. Ci sono un impegno e un’azione precisi e concreti per questa scuola che non è da sola”.

“Se fosse necessario faremo anche lezioni ordinarie fuori dai luoghi della scuola ma nei luoghi della cultura come teatri, cinema, musei, archivi e biblioteche”, ha aggiunto Lucia Azzolina rispondendo alle domande dei cronisti sulle modalità di ripresa delle lezioni a settembre. “Abbiamo l’obiettivo di migliorare gli spazi attualmente disponibili, cercarne degli altri anche fuori dalla scuola, anche per avvicinare gli studenti al mondo della cultura – potenziare l’organico dei docenti e del personale Ata”.

“Stiamo lavorando molto bene con il commissario Arcuri. Stiamo investendo dei soldi per acquistare dei banchi singoli che possano essere arredi moderni e che possano restare: si tratta di investimenti strutturali per le nostre scuole che, quando potremmo avvicinarci un po’ di più, permetteranno anche forme di apprendimento nuove e innovative”, ha spiegato Lucia Azzolina. A seguire, dopo l’appuntamento allo Zen, il tavolo regionale sulla ripresa di settembre nella sede dell’educandato statale “Maria Adelaide”.

236 milioni di euro per garantire diritto allo studio giovani svantaggiati

Uno stanziamento di 236 milioni di euro per garantire il diritto allo studio di studenti e studentesse delle scuole secondarie di I e II grado in condizioni di svantaggio. Lo ha messo in campo la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, destinando a questo scopo una parte dei fondi PON ancora disponibili che il ministero sta utilizzando per affrontare la ripresa di settembre. L’annuncio è arrivato questa mattina nel corso della visita all’istituto “Giovanni Falcone”, allo Zen di Palermo, prima tappa siciliana del tour che la ministra sta effettuando per partecipare ai Tavoli regionali sulla ripartenza dell’anno scolastico.

Le scuole potranno accedere alle risorse partecipando all’Avviso pubblicato oggi sul sito del ministero dell’Istruzione. Con i fondi potranno essere acquistati libri di testo scolastici digitali e/o cartacei, dizionari, dispositivi digitali, materiali didattici per ragazzi con Bisogni Educativi Speciali (BES) o Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) da destinare, anche in comodato d’uso, alle studentesse e agli studenti che vivono in condizioni di svantaggio.

“L’emergenza coronavirus ha messo a dura prova il sistema scolastico, ma anche molte famiglie che stanno affrontando difficoltà economiche impreviste. Con questo intervento puntiamo a tutelare il diritto allo studio, secondo quanto previsto dalla Costituzione. E a dare un supporto concreto a chi deve sostenere spese anche importanti per i figli in vista del nuovo anno scolastico – sottolinea la ministra Lucia Azzolina – si tratta di stanziamenti aggiuntivi rispetto a quelli già destinati a questo scopo. Abbiamo vissuto mesi particolari, avremo una ripresa in condizioni eccezionali, era giusto e doveroso prevedere un rafforzamento delle nostre azioni per il diritto allo studio”.

I materiali potranno essere consegnati in zainetti o altre custodie, trasformandoli in veri e propri kit scolastici per il nuovo anno. L’Avviso mette a disposizione fino a 100mila euro per le scuole secondarie di primo grado e fino a 120mila per quelle di secondo grado sulla base del numero di studenti e di altri indicatori relativi sia al disagio negli apprendimenti sia al contesto socio-economico di riferimento delle scuole. All’Avviso potranno aderire anche le scuole paritarie secondarie di primo e di secondo grado non commerciali. Le scuole avranno tempo per richiedere i fondi dalle 10 del 13 luglio alle ore 15 del 23 luglio e dovranno accedere all’area PON per la Scuola del sito http://www.istruzione.it/pon/.