Sciopero regionale dei call center martedì 28 in Sicilia. Cgil, Cisl Uil Palermo, con le loro categorie, i delegati, i lavoratori rappresentanti nelle Rsu e nelle Rsa, saranno al fianco dei lavoratori delle aziende di outsourcing.
Raduno alle 9 in piazza Croci, nel centro di Palermo: il corteo si snoderà lungo la via Libertà, la via Ruggero Settimo, la via Cavour, fino a villa Whitaker, sede della prefettura. “Scendiamo in piazza con i lavoratori dei call center per supportare le loro richieste per la regolamentazione del settore contro le delocalizzazioni selvagge e per sollecitare il governo nell’approvazione di emendamenti che garantiscano la crescita di questo comparto fondamentale delle telecomunicazioni”, dicono il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e il coordinatore territoriale Uil di Palermo Gianni Borrelli.
La crisi dei call center in outsourcing per i sindacati deve essere affrontata dalle istituzioni con atti strutturali: “Chiediamo una risposta definitiva, i lavoratori non possono più aspettare. Portiamo ai lavoratori in sciopero la solidarietà di tutto il mondo del lavoro palermitano a difesa delle aziende in crisi. Chiediamo, come abbiamo fatto martedì scorso alla fiaccolata per i lavoratori di Almaviva, che Palermo e la Sicilia non perdano occupazione, posti di lavoro e prospettive di crescita e che i lavoratori possano continuano a lavorare dignitosamente anche nella nostra regione, senza bisogno di andare via”.
Il sottosegretario alla Sviluppo economico, Alessandra Todde, ha già convocato per martedì 4 febbraio le principali aziende committenti dei call center. L’obiettivo del tavolo – fissato alle ore 15 al Mise, si legge nella convocazione, è “analizzare il rapporto degli operatori del settore con i principali committenti sulle tematiche relative ai lavoratori, alla qualità del servizio e alla delocalizzazione”.