Maxi operazione congiunta di polizia di Stato e guardia di finanza per smantellare un’organizzazione transnazionale attiva tra il Sudamerica e la Sicilia. 19 persone sono state raggiunte da altrettante misure cautelari. Si tratta di 4 colombiani e 15 italiani, tra i quali c’è anche Rocco Morabito, catturato all’inizio del mese in Uruguay dopo 23 anni di latitanza. Per quattro persone sono stati disposti gli arresti domiciliari, per altre due il solo obbligo di firma. Per le restanti 13 è invece scattata la custodia in carcere.
Si tratta in particolare di soggetti, tre dei quali ancora ricercati, legati a gruppi criminali attivi tra Palermo e Trapani, dediti all’importazione e alla distribuzione sul territorio siciliano di cocaina proveniente dalla Colombia e dalla Calabria. Operavano all’interno di una struttura gerarchica che faceva capo al 38enne Alessandro Bono. Da lui erano partite le trattative con narcotrafficanti di Venezuela, Ecuador e Colombia per far giungere in Italia carichi di cocaina purissima.
Gli altri componenti si occupavano invece di trasportare e vendere la droga e di tenere rapporti con i fornitori calabresi (in particolare con Morabito, che riforniva Bono e altri gruppi criminali palermitani). Durante le indagini, in collaborazione con la polizia di altri Paesi, sono state intercettate e sequestrate partite di cocaina per un quantitativo di oltre 33 chili. I viaggi avvenivano via terra, via mare e via aerea, con la merce che veniva nascosta all’interno di libri, pedane, motori e macinini da caffè.
Diciannove persone sono finite in manette tra la Sicilia, la Calabria e la Campania con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti. La Polizia e la Guardia di Finanza, hanno eseguito un provvedimento emesso dal gip di Palermo nell’ambito delle operazioni “Cinisaro” e “Meltemi”, coordinate dalla D.D.A.. Gli indagati, di cui tre ancora ricercati, sono tutti riconducibili a distinti gruppi criminali con ramificazione nei Comuni delle provincie di Palermo e Trapani, dediti all’importazione sul territorio siciliano di partite di cocaina provenienti dalla Colombia e dalla Calabria, alla gestione di un fitto reticolo di “distributori” di fiducia sulle piazze di Capaci (Pa) Isola delle Femmine (Pa), Partinico (Pa), Trapani, Mazara del Vallo (Tp), Marsala (Tp) e Salemi (Tp), nonché alla organizzazione di “squadre” di pusher per la piazza di Carini (Pa) e di alcuni Comuni limitrofi.
I componenti dei gruppi agivano da perfetti consociati rispettando logiche gerarchiche ben definite, con una rigorosa spartizione di compiti nel campo del traffico internazionale degli stupefacenti nonché del successivo smercio sul territorio. Le indagini hanno consentito di accertare un’associazione a delinquere dedita all’importazione dal Sud America di ingenti quantitativi di Droga. Sono state infatti svelate una serie di trattative con narcotrafficanti in Venezuela, Ecuador e Colombia, per far giungere in Italia ingenti quantitativi di cocaina purissima. Oltre al canale di approvvigionamento sudamericano, l’organizzazione intratteneva rapporti con fornitori di Droga calabresi. Nel corso delle indagini, condotte dalla Sezione Narcotici della Squadra Mobile di Palermo e dal G.I.C.O. della Guardia di finanza Nucleo dal dicembre del 2014 al febbraio 2017, sono state intercettate una serie di partite di cocaina per oltre 33 chili. La Droga destinata all’organizzazione viaggiava per via aerea, per terra o per mare, tanto che alcuni sequestri sono stati eseguiti negli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Ciampino oltre che a bordo di traghetti e autobus di linea, spesso nascosta in libri, pedane, motori e macinini da caffè nel bagaglio dei trafficanti.