Nella giunta comunale di Palermo entrano ufficialmente i partiti – Pd, Sinistra Comune e Sicilia Futura – che avevano sostenuto la candidatura di Leoluca Orlando a sindaco, nel 2017. Cambiano sei assessori su otto.
La sorpresa è la nomina di un medico palestinese, Adham Darawsha (nella foto a sinistra), 39 anni, come assessore alle Culture. Il neo assessore Darawsha è nato a Nazareth, dove vivono i genitori, e abita a Palermo da 20 anni. E’ cittadino italiano dal 2017, laureato in medicina generale. Darawsha era stato dal 2013 al 2018 presidente della Consulta delle culture, un parlamentino che rappresenta tutti gli immigrati che sono residenti a Palermo. Orlando ha sempre avuto una politica di accoglienza nei confronti dei migranti e aperta alle diverse culture dichiarando sempre che “il porto di Palermo è aperto” ribattendo al ministro Matteo Salvini che ha chiuso i porti.
Il sindaco ha anche chiesto agli uffici dell’anagrafe di registrare gli immigrati che decidono di risiedere a Palermo andando contro la legge nata dal decreto sicurezza del ministro dell’Interno.
“Darawsha alla Cultura – ha detto Orlando, presentando il nuovo esecutivo cittadino a Palazzo delle Aquile – conferma che Palermo è la città delle culture. Adham ha una grande esperienza internazionale, parla arabo, ebraico, inglese, tedesco e benissimo il siciliano ed è la persona giusta per affrontare questa sfida. La composizione di questa nuova Giunta comunale è frutto di scelte mie di cui mi assumo tutte le responsabilità. Scelte che sono ovviamente il frutto del confronto e del dialogo con le forze politiche e con i gruppi consiliari della maggioranza, ma che restano mie”, ha aggiunto il sindaco. “La precedente giunta era l’ideale per poter affrontare tecnicamente i problemi utilizzando le personalità tecniche le quali hanno garbatamente fatto capire di non avere un interesse politico oltre il 2022 – ha proseguito Orlando -. Io ne ho preso atto. Ringrazio gli assessori che hanno scelto di tornare alle loro attività e gli assessori Arcuri e Marino che hanno chiesto di non essere nominati per una Giunta politica, non solo perché ci sono i partiti, ma perché viene condivisa da tutti una visione”.
“Sono arrivato a Palermo, dopo aver girato un po’ l’Italia – ha detto il nuovo assessore – e sono arrivato qua. Amo questa città. Ieri sono tornato dopo un po’ di tempo passato fuori e le prime cose che ho cercato sono stati un’arancina e il cannolo. Più palermitano di così…. Il mio impegno – ha aggiunto – sarà in continuità con l’esperienza di ‘Palermo Capitale della Cultura’ e ‘Manifesta’, un’esperienza che è un valore aggiunto. Cultura intesa come come diversità tra le comunità e Palermo è una città ricca di culture, di religioni, di monumenti, di gastronomia e ci auguriamo di rendere più fruibile questo patrimonio”.
Tra i nomi nuovi della nuova giunta di Leoluca Orlando, presentata nel pomeriggio a palazzo delle Aquile, arriva in quota Pd il tecnico Roberto D’Agostino, 60 anni il prossimo 13 marzo, ingegnere, amministratore di ‘Supercritical energy’, start up innovativa, vicinissimo a Davide Faraone che avra’ le deleghe al bilancio, patrimonio, servizi cimiteriali. Poi c’è Leopoldo Piampiano, 50 anni, di Sicilia Futura, impiegato dell’ex Provincia di Palermo, ex An e da tempo ormai con il deputato regionale Edy Tamajo, avrà le deleghe di attività produttive, suap, canile; c’è anche Maria Prestigiacomo, architetto, attuale presidente dell’Amap, che seguirà lavori pubblici e rigenerazione urbana, rapporti funzionali con Amap e Amg. Ed ancora, assessore alle culture, partecipazione e consulte la sorpresa Adham Darawsha, 39 anni, palestinese, cittadino italiano dal 2017, per due mandati presidente della consulta delle culture di Palermo. Infine, Fabio Giambrone, 54 anni, da sempre braccio destro di Orlando, che sarà vice sindaco, con le deleghe al personale, polizia municipale, decoro urbano (Coime, Reset, Verde, Cantiere Municipale), Sispi e innovazione e comunicazione. Rientra in giunta l’attuale capo gruppo di Sinistra Comune Giusto Catania al quale il sindaco ha attribuito deleghe impegnative come piano regolatore, ambiente, mobilita’, pedonalizzazioni, rapporti funzionali con Rap e Amat. Riconferme per Giovanna Marano, scuola e lavoro, e Giuseppe Mattina, politiche di cittadinanza, minori, anagrafe e stato civile. Il sindaco Leoluca Orlando mantiene le deleghe di turismo, sport, Gesap e avvocatura comunale.
Igor Gelarda ed Elio Ficarra, consiglieri comunali della Lega. dicono che “sulla scelta di Adham Darawsha come assessore alle Culture siamo disponibili a collaborare per far si’ che i valori culturali e tradizionali di Palermo e dei palermitani vengano, anche attraverso il suo contributo, esaltati e valorizzati”.
“Il rimpasto messo in atto dal sindaco Orlando – aggiungono Gelarda e Ficarra – serve solo a prendere tempo, al di là di qualche nome di valore che potrà, magari, dare qualche contributo in più all’amministrazione comunale. In un momento di grossa difficoltà, probabilmente il peggiore periodo che Orlando abbia mai avuto in questi anni da primo cittadino di Palermo, l’unico modo per prendere tempo era quello di mischiare le carte”.
“Avere dato di nuovo l’incarico di assessore a chi ha fatto non pochi danni in passato come Giusto Catania – dicono gli esponenti della Lega – è l’evidente segnale che il sindaco sta cedendo al ricatto politico di Sinistra comune per evitare che vacilli la maggioranza. Inoltre è gravissimo – concludono Gelarda e Ficarra – il fatto che non sia stato nominato nessun assessore al Turismo: fa capire come in realtà le priorità del sindaco siano quelle di una gestione alla vecchia maniera, piuttosto che l’idea di dare uno sviluppo vero alla nostra città”.