Palermo, Orlando: “Conti comune in ordine, abbiamo sovra accreditamento”

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“Il Consiglio comunale ha approvato la proposta della giunta di avviare un percorso di riequilibrio finanziario del comune di Palermo in conformità alla vigente legislazione con una misura del tutto alternativa al dissesto”. Lo dice in una nota il sindaco Leoluca Orlando, dopo l’approvazione in consiglio del provvedimento di pre dissesto dell’ente che obbliga la giunta a perfezionare un piano di riequilibrio e a sottoporlo al consiglio per la successiva approvazione.

“È stato chiaramente affermato – aggiunge Leoluca Orlando – e riconosciuto che non ricorrono per il comune le condizioni previste per la dichiarazione di dissesto. Palermo, a differenza di altre grandi città del nostro paese, ad esempio Roma, Torino e Napoli, ha sempre tenuto in ordine i propri conti senza alcun sovraindebitamento e ha garantito i servizi essenziali nei limiti consentiti dal quadro finanziario. Il Comune di Palermo, infatti, è in condizioni di sovra accreditamento, non riesce cioè a riscuotere quanto dovuto subendo la fallimentare gestione di Riscossione Sicilia, l’agenzia regionale competente”.

“La lotta all’evasione – prosegue Leoluca Orlando – è diventata un boomerang che si ritorce contro tutti i comuni siciliani vittime di questa fallimentare gestione. L’amministrazione comunale ha già avviato le procedure per far valere le responsabilità civili, contabili e penali di Riscossione Sicilia. Ma si trova nelle condizioni, in virtù di una legge nazionale, di dover accantonare le somme richieste ai contribuenti che seppur accertate dal comune non vengono riscosse dall’ente regionale.

“E’ la conseguenza – continua Leoluca Orlando- della mancata applicazione del federalismo fiscale con i relativi interventi compensativi della nostra regione anche in considerazione delle condizioni socio economiche. Questa situazione riguarda Palermo così come altri 250 comuni siciliani che non possono chiudere i bilanci. Senza considerare i circa 100 comuni siciliani in dissesto o in piano di rientro. La gravità e specificità dei comuni siciliani, compreso quello di Palermo, è oggetto di una procedura in corso di confronto tra governo nazionale, regionale e Anci Sicilia, i cui esiti potranno influenzare, alleggerire o addirittura rendere non più necessario il ricorso alla procedura di riequilibrio nei prossimi 90 giorni”, conclude Leoluca Orlando.