Possibile, il partito politico di Giuseppe Civati, apre al dialogo col sindaco, ricandidato, Leoluca Orlando, e chiude invece agli altri due concorrenti nella corsa alla poltrona di primo cittadino Ugo Forello (M5S) e Fabrizio Ferrandelli. Continua l’elaborazione dei cantieri politici di Possibile, in vista delle prossime elezioni amministrative di Palermo.
“Il menù del nostro programma per una buona amministrazione della città – afferma Pietro Salemi, portavoce del comitato “Palermo prima Possibile” – prevede già alcuni ingredienti fondamentali: riportare la “primavera” di Palermo anche nelle periferie geografiche e sociali, cliniche legali, case dell’acqua pubblica, orti urbani, valorizzazione del parco della Favorita e istituzione del bilancio socio partecipativo, sono la base sulla quale chiediamo un confronto programmatico al sindaco Orlando e apriamo un dialogo con le altre forze della sinistra palermitana. Per noi (e sfortunatamente siamo in pochi) – aggiunge Salemi – i programmi e le idee vengono prima delle gambe su cui cammineranno. Ad ogni modo, nessun cammino potrà essere intrapreso nell’ambito della candidature di Forello e Ferrandelli: il primo per assenza di tradizione politica, il secondo per eccesso di tradizioni politiche con noi incompatibili”.
Intanto, Possibile promuove a Roma una tre giorni a partire da venerdì 24 febbraio alle 16 nello spazio Roma Eventi. “Realizzare insieme una Costituente delle idee con altri soggetti associativi, sociali e politici. Dare delle gambe a un progetto libero, coerente, credibile, alimentato dalle idee, non calcolato sulle tattiche. Attraverso un programma condiviso e largo al quale lavorare in vista delle elezioni”.
Lo rende noto un comunicato del movimento fondato da Pippo Civati e altri deputati e senatori. “Partendo dal risultato del referendum costituzionale, ospiteremo gli interlocutori che hanno contribuito a dare spunti e proposte per un programma di governo con l’obiettivo di definire dei punti chiari che diventino pdl, leggi di iniziativa popolare (se la legislatura dovesse proseguire) o iniziative dei cittadini europei. Mettere ordine attraverso le proposte e dare un’alternativa a quelle migliaia di italiani che in questo momento non si riconoscono in nessuno schieramento”.
“Abbiamo scelto il nome Costituente delle idee proprio perché vogliamo essere aperti a tutte le forze progressiste del Paese che chiamiamo a raccolta per un momento davvero fondante e di unione. Costruiamo un futuro che non guardi esclusivamente alle elezioni, ma che sia in grado – conclude il comunicato – di dare risposte anche alle generazioni future”.