“Sono qui anche perché onorare la memoria significa ricordare sempre che la lotta alla criminalità organizzata è una vera priorità e che lo dobbiamo ricordare tutti i giorni, perché questa battaglia sia compiuta. Sono qui per rappresentare il fatto che lo Stato c’è”. Lo ha detto la presidente del Senato, in via D’Amelio, a Palermo, parlando ai giornalisti, nel giorno del compleanno di Paolo Borsellino (che oggi avrebbe compiuto 79 anni, ndr), dopo aver deposto una corona d’alloro nel luogo della strage dove morirono il 19 luglio del 1992 il giudice e gli agenti della sua scorta.
“Lo Stato, però, non può soltanto limitarsi a contrastare la criminalità, ma deve anche operare per mettere in moto il Paese attraverso anche altre misure come, per esempio, attivare l’occupazione, il lavoro, perché significa rendere liberi dal bisogno”. Lo ha detto la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, in via D’Amelio, a Palermo, parlando ai giornalisti, dopo aver deposto una corona d’alloro nel luogo della strage dove morirono il 19 luglio del 1992 il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta.
“Credo che sia molto importante – ha aggiunto – ogni volta che si apre una scuola e si trova un posto di lavoro e si fa qualcosa per una cittadinanza attiva, tutto questo simbolicamente vale molto di più, o quasi vale, come l’arresto di un mafioso”.
Poi, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, a un cronista che le ha chiesto la sua opinione sul depistaggio di via D’Amelio, ha replicato: “Non esprimo opinioni su quello che riguarda indagini della magistratura”.
In serata la presidente del Senato parteciperà al Teatro Massimo alla prima della Turandot.