Palermo ricorda con una targa il clochard Aldo ucciso sotto il portico di piazzale Ungheria

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Intitolato ad Aid Abdellah, il clochard ucciso il 17 dicembre a Palermo, il portico di piazzale Ungheria dove il 56enne di origini francesi fu ucciso da un minorenne per 25 euro. Il sindaco Leoluca Orlando, in mattinata, ha scoperto una targa sul luogo dove Abdellah, che per tutti nella zona era conosciuto semplicemente come “Aldo”, aveva sistemato il suo giaciglio.

“Una targa per dare ad Aldo una casa – ha detto Orlando -, quella casa che rifiutava in nome della libertà. La sua è stata una esperienza di vita straordinaria che resta nella storia di Palermo: un uomo solo che da persona costruiva comunità”.

Secondo Orlando il clochard “è rimasto vittima di chi si muove secondo logiche egoistiche e individualiste appartenenze e di gruppo”. Alla cerimonia hanno partecipato molti amici e diversi commercianti della zona che conoscevano Abdellah, oltre agli assessori alle Culture Adham Darawsha e alla Cittadinanza solidale Giuseppe Mattina.

Nel contesto della mattinata è stato presentato il libro del giornalista Massimo Brizzi, “Aldo ed Helios, un sogno di libertà”. I proventi della vendita saranno devoluti alla onlus Angeli della Notte e all’Ente difesa dei gatti di Palermo: il clochard aveva un gatto, che dopo la sua morte è stato adottato da una famiglia. Svelato anche un ritratto di Aldo, dipinto dal madonnaro Pino Pollara.

Nel corso della cerimonia un fuori programma perché nella targa posta dal Comune di Palermo in memoria di Aid Abdellah, per errore è mancata una lettera alla fine del cognome. Sulla targa il cognome viene riportato come “Abdella” e non “Abdellah”. Dal Comune rassicurano che in brevissimo tempo sarà posto rimedio all’errore e che questo “incidente” non toglie alcun valore all’iniziativa.