Palermo, scoperti armi e droga nascosti in casa: arrestata allo Zen un’intera famiglia

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Un ingente quantitativo di droga, pistole, fucili e munizioni. Un’intera famiglia è finita in manette allo Zen di Palermo con l’accusa di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi da sparo.

Le manette sono scattate ai polsi di Gabriele Ferrazzano, 19 anni, e dei genitori, Salvatore Ferrazzano, 61 anni, e Maria Vallecchia, 50 anni. Quando gli agenti hanno fatto irruzione nell’appartamento al terzo piano di una palazzina di Costante Girardengo hanno notato subito l’atteggiamento insofferente del giovane.

Durante la perquisizione domiciliare, proprio nella stanza del 19enne, i poliziotti hanno trovato dentro uno zaino 432 stecche di hashish e un borsone con cinque grosse buste piene di marijuana essiccata, di circa un chilo ciascuna, ancora da confezionare, e 62 dosi già confezionate della stessa sostanza.

Sotto il letto, invece, era nascosto un fucile a canne mozze di marca Breda, con relativa cartuccera rifornita di 25 proiettili calibro 12 e una balestra. Attiguo alla camera da letto, separato da una parete in cartongesso, è stato scoperto uno sgabuzzino adibito a serra indoor con una piantagione di circa 60 piante di marijuana e tutto l’occorrente per la sua coltivazione.

In cucina, dietro un armadio, gli agenti hanno trovato un foro nella parete e due pistole calibro 9 con tre caricatori e 71 cartucce. Infine, nel bagno, all’interno di un’intercapedine ricavata tra il pavimento e la vasca, c’erano altri sacchi contenenti marijuana essiccata, una busta con polvere di cocaina, altre due con cristalli di cocaina, ancora da tagliare, oltre a circa 40 dosi della stessa sostanza confezionate in piccoli ovuli riposti in alcuni blister e pronti per essere venduti al dettaglio.

Durante la perquisizione gli agenti hanno scoperto anche mille euro in banconote di diverso taglio, conservate in gran parte addosso alla madre di Ferrazzano e dentro alcune suppellettili. Padre, madre e figlio sono stati arrestati e condotti al carcere Pagliarelli. Sono in corso accertamenti tecnici sulle armi sequestrate da parte del personale del gabinetto di polizia scientifica di Palermo. (AdnKronos)