Il gup del Tribunale di Palermo Marco Gaeta ha condannato a sei anni e due mesi l’ex colonnello dell’esercito Salvatore Muratore, uno dei due protagonisti dei cosiddetti esorcismi a luci rosse: l’accusa per lui è di violenza sessuale e il giudizio si è svolto con le forme del rito abbreviato, che prevede uno sconto di pena di un terzo.
Il pm Giorgia Righi aveva chiesto dieci anni, con la riduzione già calcolata, ma il giudice ha inflitto una pena meno pesante, dopo avere escluso l’aggravante collegata al ruolo di appartenente alle forze dell’ordine e avendo derubricato una delle contestazioni in semplice tentativo.
L’inchiesta, che aveva portato agli arresti di Muratore e del frate cappuccino don Salvatore Anello, era iniziata nella primavera dell’anno scorso: a farla partire due sorelle giovanissime, sottoposte a esorcismi e abusate; la denuncia era stata formalizzata dalla madre ed era venuta fuori così una storia boccaccesca di violenze camuffate da attività spirituali per scacciare il maligno, all’interno di un gruppo di preghiera. Il colonnello si presentava come esorcista e proponeva “preghiere” che prevedevano anche palpeggiamenti di varia natura. Don Salvatore Anello, processato separatamente, col rito ordinario, rischia una condanna di gran lunga più severa. (AGI)