In Sicilia lavora il 35,4% delle donne, contro quasi il 63% del Centro-nord e il 40% di donne siciliane non ha un conto corrente personale (nell’entroterra si raggiunge il 60%). Ed ancora il 75% delle donne svolge a casa un lavoro non remunerato. I dati sono stati forniti stasera nel corso della presentazione del progetto “Women for Society”, il percorso gratuito di alfabetizzazione economica e finanziaria al femminile, al Museo archeologico regionale Antonino Salinas di Palermo.
L’iniziativa è frutto della collaborazione fra Fondazione Marisa Bellisario, Global Thinking Foundation e Camera di Commercio di Palermo ed Enna. A illustrare le linee guida e i contenuti del corso, la referente Sicilia della Fondazione Marisa Bellisario, Marcella Cannariato, e la presidente di Global Thinking Foundation, Claudia Segre.
Presenti per discutere di economia e finanza al femminile con economisti, formatori, istituzioni e università anche il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, il presidente della Camera di Commercio di Palermo ed Enna Alessandro Albanese, la tenente colonnello Rosa Vinciguerra, Pierluigi Monceri, direttore regionale Intesa Sanpaolo per Lazio, Sardegna e Sicilia e la giornalista di Donna Moderna Myriam Defilippi.
“Dobbiamo agire sul fronte culturale promuovendo un cambio di mentalità, ma anche sul piano materiale offrendo a tutte le donne gli strumenti per perseguire un progetto di vita e di lavoro che le renda libere e indipendenti. Women for society va in questa direzione e non a caso abbiamo voluto sposare il progetto di Global Thinking Foundation che ha scelto di partire dalla Sicilia, dal quel Sud in cui le donne continuano a scontare i più alti tassi di disoccupazione, povertà e assenza di welfare”, ha detto la presidente della delegazione Sicilia di Fondazione Marisa Bellisario, Marcella Cannariato.
“Si parla tantissimo di violenza sulle donne da un punto di vista fisico, ma quasi mai si valuta la sottile e subdola violenza psicologica esercitata sulle donne da un punto di vista economico – ha aggiunto -. Le donne che non muovono economia personale sono ancora tantissime, sopratutto nel meridione e questo, tra l’altro, non consente loro eventualmente di svincolarsi da dinamiche familiari negative, per loro e per i loro figli. Dobbiamo provare a tracciare un solco propositivo in cui le donne, possano diventare padrone del proprio destino, anche a partire dalla consapevolezza economica”.
“Le donne ancora oggi, nonostante i passi avanti che sembrava si fossero compiuti tra gli anni ’90 e il nuovo secolo, restano relegate a ruoli tradizionali e continuano ad esercitare marginalmente la propria libertà di scelta – ha detto Claudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation – soprattutto in ambito economico e finanziario a detrimento di un pieno contributo a livello occupazionale. In molti casi, diventano vere e proprie vittime di violenza economica, l’innesco più subdolo usato per isolare una donna facendole perdere l’indipendenza ma soprattutto inficiandone il percorso professionale. Siamo entusiasti – ha sottolineato – di collaborare con Fondazione Bellisario Delegazione Sicilia e la Camera di Commercio per dare vita a questo progetto in cui abbiamo voluto impegnarci concretamente per affiancare e supportare altre donne che vivono un momento delicato e devono affrontare scelte professionali cruciali, per rimettersi in gioco in un mondo del lavoro in continuo cambiamento”.
Il ministro per le Pari opportunità Elena Bonetti: interesse per il progetto
“Ho molto apprezzato l’iniziativa che state portando avanti, che si inserisce nelle tante cose preziose che so che state facendo e che sono assolutamente in linea con le progettualità del ministero che stiamo portando avanti. Guardiamo con grande interesse a questo esperimento in Sicilia che coinvolge istituzioni, fondazioni, realtà del mondo economico e sociale creando sinergie virtuose nelle quali si possono trovare le risposte, con energie e competenze diverse che si mettono in campo con progetti concreti e fattivi nei territori”. Lo ha detto Elena Bonetti, ministro per le Pari opportunità, presente in collegamento skypealla presentazione del progetto Women for Society.
“E’ un progetto che si rivolge al vostro territorio – ha aggiunto Bonetti – ma che è un esempio da riportare in tutto il Paese. Il tema dell’empowerment femminile e la capacità di mettere in gioco tutte le energie delle donne nel mondo del lavoro e nel sociale deve passare dalla possibilità di dare alle donne strumenti adeguati per costruire una propria autonomia e consapevolezza finanziaria ed economica. Il termine della violenza economica – ha proseguito – oggi è una delle piaghe che maggiormente colpisce il mondo femminile, degli elementi tipici della violenza contro le donne e la libertà di poter scegliere significa anche dare alle donne la libertà di poter scegliere per se stesse un’autonomia personale anche di carattere economico, ma accanto a questo serve che le donne abbiano piena consapevolezza degli strumenti e delle competenze necessari ed è quindi assolutamente importante e prezioso che si attivi un percorso diffuso di alfabetizzazione e di accompagnamento per avere sempre più contezza degli strumenti di cui dispongono e non essere soggette alle decisioni altrui”, ha concluso Bonetti.
Musumeci: organizzare un tavolo di coordinamento
“Sarei felice se potessimo organizzare un tavolo di coordinamento sulle pari opportunità delle donne attorno al quale porre soggetti capaci di proporre iniziative affidando alla Regione, agli enti locali ciascuno per le proprie competenze e allo Stato il compito di tradurre in buoni propositi, in azioni ed è una sfida che sono ben lieto di accettare, perché mi voglio confrontare e misurare. La donna non è un elemento complementare e non lo è nemmeno in politica, vorrei che le donne accettassero la sfida di entrare in politica perché la donna in politica è un valore aggiunto rispetto a una politica sempre più egoista e sempre più convinta di poter fare a meno degli altri”. Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci. “Una presenza sempre maggiore di donne imprenditrici e lavoratrici consapevoli del loro ruolo nella società – ha aggiunto Musumeci – e sperare in una maggiore presenza di donne anche nella politica è il più bel regalo che si possa fare alla società”.
Una convenzione e intesa con la Camera di Commercio di Palermo Enna
Promozione e divulgazione di iniziative legate al contrasto dei fenomeni di violenza di genere, con un focus sulla violenza economica e sul sovra indebitamento, in modo da fornire anche competenze per favorire comportamenti attivi e consapevoli sulle scelte future, in un’ottica di sviluppo della rappresentanza delle donne nei processi decisionali e nelle posizioni di potere.
E’ stato siglato, nel pomeriggio, nella sede del Museo archeologico regionale Antonino Salinas, il protocollo d’intesa tra Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio di Palermo-Enna, Marcella Cannariato, responsabile della Fondazione Marisa Bellisario per la delegazione Sicilia, e Claudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation.
L’occasione è stata offerta dalla presentazione del corso gratuito di alfabetizzazione economica al femminile promosso da Fondazione Marisa Bellisario e Global Thinking Foundation. La Camera di commercio di Palermo ed Enna si impegna “a rendere disponibile tutta la banca dati detenuta presso il Registro delle imprese e a fornire ogni possibile contributo di tipo formativo/informativo, compresa la formazione e alfabetizzazione digitale e ogni altra assistenza utile allo sviluppo e alla promozione di iniziative coerenti con l’intesa, mettendo inoltre a disposizione gratuitamente le sale convegni e gli spazi camerali per ogni attività necessaria e conseguente”.
“Siamo orgogliosi di collaborare con due importanti organizzazioni che condividono l’impegno nella promozione della parità di genere e nella valorizzazione del talento delle donne, sviluppando anche progettualità su questi temi – spiega il Albanese -. Tra le nostre finalità istituzionali, ci sono la promozione dello sviluppo del sistema delle imprese valorizzando l’autonomia funzionale e l’attività delle associazioni delle imprese, dei lavoratori, delle professioni, dei consumatori e la nostra azione si ispira ai principi della libera iniziativa economica, della libera concorrenza, della tutela e della dignità del lavoro, perseguendo al contempo una economia aperta che assicuri pari opportunità, per lo sviluppo della persona nell’impresa e nel lavoro, promuova la cultura della legalità come condizione necessaria per la crescita economica e assistendo le imprese nel campo della lotta al racket delle estorsioni e dell’usura”, conclude Albanese.
Va ricordato che in Camera di commercio di Palermo ed Enna è presente il Comitato imprenditoria femminile che lavora per promuovere e diffondere la cultura di impresa tra le donne attraverso iniziative, eventi ed attività volte ad incentivare la crescita delle imprese al femminile.