Il giorno dopo è sempre un bel giorno quando le notizie sono positive e riconciliano con il mondo. La conferma, ora definitiva, da parte della Corte di Cassazione, dell’assoluzione di Francesco Cascio, riporta il sorriso smagliante all’ex presidente dell’Ars accusato di corruzione, che ha partecipato in mattinata alla commemorazione delle vittime della strage di Nassiriya, a Palazzo dei Normanni. www.ilsitodisicilia.it/francesco-cascio-assolto-in-cassazione-dallaccusa-di-corruzione/
“Spero che si cambi la legge Severino, non per il mio caso ma perché è una legge incostituzionale”, ha detto Francesco Cascio. “Quella legge venne fatta in un momento particolare, con il governo Monti che doveva salvare l’Italia e che quindi poteva fare tutto, anche provvedimenti che si sono rivelati sbagliati. In questi anni – ha aggiunto Cascio – ho rischiato di perdere la dignità, ma in verità non l’ho mai persa, però il rischio c’era. Ho perso anche un seggio parlamentare, ho perso tanti amici che evidentemente non avevano più cosa chiedere, mentre ne ho ritrovati tanti altri che non chiedono niente se non la sincera amicizia”, ha aggiunto Cascio. “La politica non mi manca, soprattutto questa politica che stiamo vivendo in questa fase, che non è la mia politica – ha proseguito Cascio – certo non posso nascondere che l’amore per la politica resta, ma non penso di essere disponibile a una candidatura per le Europee, vorrei piuttosto impegnarmi per la mia città, per Palermo. Una candidatura a sindaco? E’ presto adesso, ne riparliamo”.
Cascio, tornato in Forza Italia dopo l’importante esperienza con Alfano, in primo grado aveva avuto 2 anni ed era decaduto dalla carica per effetto della legge Severino. I giudici di appello, però, lo hanno scagionato per un capo di imputazione e hanno dichiarato la prescrizione per le altre accuse. Secondo l’accusa, Cascio, difeso dall’avvocato Enrico Sanseverino, quando era assessore al Turismo del governo Cuffaro e vicepresidente della Regione, avrebbe consentito alla società Ecotecna di ottenere fondi europei per la realizzazione di un resort e di un impianto sportivo adibito a campi da golf. In cambio avrebbe ricevuto “lavori” e “servizi” per la costruzione della sua villetta di Collesano, nei pressi del resort. Cascio, processato in abbreviato, secondo l’accusa, avrebbe agito “in concorso” con altri due ex dirigenti regionali, Agostino Porretto e Aldo Greco, che hanno scelto il rito ordinario. In particolare per i giudici sarebbero prescritte le vicende relative alla delibera del 2001 con la quale era stato dato il finanziamento europeo per il resort. L’assoluzione, invece, ha riguardato il provvedimento del 2005 che estendeva la possibilità di utilizzo dei fondi anche i per i “lavori in economia”.