Cresce la tensione a Palermo per l’annunciato comizio di Forza Nuova a Palermo il prossimo 24 febbraio, alla presenza del leader Roberto Fiore. Un appuntamento di cui si conosce il giorno e l’ora – le 18.30 – ma non ancora il luogo che sarà comunicato solo a ridosso, con il fine dichiarato di neutralizzare il più possibile l’organizzazione di contromanifestazioni.
L’annunciata presenza in piazza di Roberto Fiore “è da ritenersi fuori dalle leggi e dal dettato Costituzionale”, afferma Potere al popolo, secondo cui “le posizioni espresse dal candidato alla presidenza del Consiglio per la lista Italia agli Italiani incitano alla violenza, alla discriminazione ed alla xenofobia. Gli atti dei quali si rendono protagonisti attivisti e simpatizzanti di Forza Nuova, come giustificare l’autore della strage di Macerata ed offrirgli copertura legale, sono fuorilegge”.
Presentarsi alle elezioni “non è e non può essere un salvacondotto di legittimazione di posizioni palesemente orientate alla diffusione dell’odio e di posizioni fasciste”. Potere al popolo afferma di essere attivato per chiedere a prefetto e questore di Palermo di “impedire ogni manifestazione di stampo fascista, cosi’ come previsto dalla legge. Al sindaco facciamo richiesta invece di non concedere nessuna piazza della città a chi semina odio e incita alla violenza verso il diverso”.
Replica Forza nuova: “Questa campagna elettorale è evidentemente contrassegnata dalla intimidazione costante, esercitata in forme diverse da sinistre istituzionali e centri sociali. I disordini di Macerata e Bologna contro Forza nuova, quelli di Piacenza e Napoli contro Casa Pound, e ancora, l’aggressione subita da Giorgia Meloni a Livorno ne costituiscono le prove lampanti. Ma è a Palermo che, dopo gli attacchi incendiari avvenuti nel febbraio dello scorso anno, sempre ai danni di Forza Nuova, e la recente irruzione armata ai danni della sede di un’associazione d’area, che si sta verificando un allarmante e unilaterale tentativo di alzare il livello dello scontro. Ieri sera, infatti, sotto casa di uno dei militanti e candidati alle politiche di Forza Nuova, ha stazionato per ore un gruppo di dieci persone armate”.
Avverte l’organizzazione di estrema destra: “Non vogliamo un ritorno al clima degli anni 70-80, ma non è nostro costume tirarci indietro”. (AGI)