Polizia, Rodolfo Ruperti è il nuovo capo della squadra mobile

0
285

“Sto cercando di capire cosa e’ stato fatto finora e se posso fare qualcosa di più. Su quanto dichiarato dal procuratore nazionale Antimafia, Roberti, non mi esprimo, lo ritengo un augurio. Di certo, Matteo Messina Denaro lo dobbiamo catturare il prima possibile”. Così Rodolfo Ruperti, 49 anni, nuovo capo della Squadra Mobile di Palermo, che ha incontrato stamattina i giornalisti assieme al questore, Guido Longo. Entrato in polizia nel 1994, Rodolfo Ruperti è un segucio che ha maturato una grande esperienza nel contrasto alla criminalità organizzata, avendo già guidato le Squadre Mobili di Vibo Valentia, Caserta (dove aveva già lavorato con il questore Guido Longo) e Catanzaro.

“Sono uno dei pochi poliziotti – ha affermato Ruperti – che si è occupato dei tre aspetti più importanti della criminalità organizzata italiana, prima con la camorra, poi con la ndrangheta e ora con la mafia”. Nei suoi precedenti incarichi, il nuovo capo della Squadra Mobile di Palermo ha arrestato numerosi esponenti della ‘ndrangheta ed e’ riuscito a far incriminate per triplice omicidio Nicolo’ Schiavone, figlio del boss della camorra noto come Sandokan.

“Alla fine l’associazione criminale – ha rilevato Ruperti – può chiamarsi come si vuole, ‘ndrangheta, camorra o mafia, ma il loro obiettivo ultimo è l’illecito arricchimento. E quindi l’unico modo per aggredire è sempre lo stesso: abnegazione, lavoro e stimolo per recidere questo canale. Farlo qui, alla guida di un ufficio storico come la Mobile di Palermo, per me è un onore”, ha concluso.