Porto Empedocle: due soccorritori del 118 sono stati aggrediti la notte di Natale durante un intervento. Ad aggredire i due operatori sarebbero stati i parenti di tre giovani, feriti in un incidente stradale, che non avrebbero gradito l’invito a scendere dalle ambulanze. “Ci hanno aggrediti con pugni, schiaffi e calci”, racconta uno dei due dipendenti del 118, medicati in ospedale.
L’episodio è accaduto in salita Lombardo, a Porto Empedocle, nella notte tra il 24 e il 25, dove una automobile, per cause ancora da accertare, finisce a velocità contro un muretto. A bordo tre ragazzi di Porto Empedocle, di cui due feriti con necessità di cure. Sul posto giungono due ambulanze del 118, con gli operatori prestano soccorso e poi trasportano sul mezzo due dei tre ragazzi.
Subito dopo accade numerosi parenti di uno dei due ragazzi ferito più grave salgono sull’ambulanza in massa, disturbando le operazioni di soccorso. “Abbiamo intimato più di una volta ai numerosi parenti di scendere immediatamente dall’ambulanza, ma nessuno ci ha dato ascolto”, spiega uno degli operatori intervenuti. Addirittura, òla rabbia dei parenti si è trasformata in percosse contro i sanitari colpiti con pugni, schiaffi e calci, come sostengono gli operatori del 118.
Un altro ragazzo sale sull’ambulanza e sferra colpi ai due medici, al viso e alla schiena. Dopo aver riportato la calma, senza l’intervento delle forze dell’ordine, i due soccorritori ritornano in ospedale per farsi medicare, ovviamente dopo aver accompagnato i giovani rimasti feriti nell’incidente al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio.
Naturalmente, la polizia viene avvisata dagli operatori e arriva in ospedale dove individua sia i parenti che gli amici protagonisti dell’aggressione, mentre si trovavano in attesa in ospedale. “Sono profondamente addolorato. A Carmelo Buscaglia e Daniele Scozzari va la solidarietà mia personale e di tutta la Seus”, afferma Gaetano Montalbano, presidente del Consiglio di gestione dell’azienda consortile che cogestisce il servizio di emergenza-urgenza. “Nonostante l’aggressione, i nostri soccorritori hanno ugualmente portato a termine con successo l’intervento, dimostrando la grande professionalità di tutti gli operatori dell’ermergenza-urgenza siciliana”, continua Montalbano. “Non è la prima volta che accade, siamo pronti a costituirci parte civile contro gli autori di questa vile aggressione”.