Evadeva dagli arresti domiciliari per andare a violentate in un’altra abitazione la sua ex compagna a Ragusa. Con questa accusa la Polizia di Ragusa ha arrestato Kubi Franklin Appiah, 29 anni, ghanese, che era sbarcato a gennaio 2017 a Pozzallo, già fermato come scafista, scarcerato e poi richiedente asilo.
L’uomo entrava da una finestra rotta e una volta all’interno abusava sessualmente della donna che aveva deciso di troncare la relazione. La vittima ha narrato di episodi gravissimi, tra gli altri è stata più volte bruciata con la sigaretta.
La Squadra Mobile ha eseguito la misura cautelare in carcere e emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, su richiesta del pubblico ministero, Fornasier. Lo scorso febbraio Appiah era stato tratto in arresto in flagranza di reato poiché la compagna era stata ferita e minacciata con un grosso coltello. Il gip aveva convalidato l’arresto e sottoposto l’uomo violento alla misura degli arresti domiciliari.
Appiah non curante degli obblighi imposti dal giudice, in più occasioni, ha evaso gli arresti domiciliari per andare in casa della compagna per abusare di lei; la donna, che opponeva un fermo rifiuto in quanto aveva deciso di troncare la relazione, ha raccontato di episodi gravissimi, tra gli altri è stata più volte bruciata con la sigaretta, costretta ad accettare inaudite violenze ed a non chiamare la Polizia perché altrimenti l’avrebbe uccisa.
A seguito di un referto medico, giunto dal pronto soccorso di Ragusa, gli investigatori della Squadra Mobile hanno contattato la donna invitandola negli uffici di Polizia. La vittima, pochi giorni addietro, non appena ha riconosciuto di essere in un luogo sicuro ha abbracciato le donne poliziotto chiedendo aiuto e protezione. Rassicurata ha raccontato di essere stata più volte vittima di violenza sessuale, mentre l’ex compagno era agli arresti domiciliari in un’altra casa.
La Squadra Mobile ha informato subito il pm titolare delle indagini che poche ore dopo ha richiesto ’aggravamento della misura cautelare, demandando al gip di emettere un provvedimento di custodia cautelare in carcere al posto dei domiciliari. Non appena la Polizia ha rintracciato, in una casa del centro storico di Ragusa, Appiah lo ha portato prima in Questura e poi in carcere.