Due città, Palermo e Montecarlo, simbolo ciascuna a modo suo del mare Mediterraneo: entrambe ricche di storia e bellezza, méte tra le più ambite del turismo internazionale. Dodici anni fa, da una chiacchierata tra l’Assessore allo Sport della città di Palermo e il Console del Principato, nasceva l’idea di unirle in una regata con una rotta da cartolina, unica al mondo: la Palermo-Montecarlo, 500 miglia da correre tutte d’un fiato assaporando un fascino misto di agonismo, marineria, turismo e avventura. Ne sono organizzatori il Circolo della Vela Sicilia con lo Yacht Club de Monaco, in collaborazione con lo Yacht Club Costa Smeralda.
Domenica 21 agosto scatta l’edizione 2016: alle ore 12.00, “vento permettendo”, il Regatta Director Alfredo Ricci darà la partenza nelle acque cristalline del Golfo di Mondello, sede del Circolo della Vela Sicilia. Da qui le barche faranno rotta verso la Sardegna, passando per un “cancello” posizionato di fronte ad un’altra città simbolo del Mediterraneo: Porto Cervo. Là gli esperti navigatori dovranno scegliere tra l’opzione di attraversare le complicate Bocche di Bonifacio o se navigare lasciando la Corsica a sinistra, per risalire il Mediterraneo verso la Francia e la meta finale di Montecarlo.
Non sono poche le insidie che i velisti dovranno fronteggiare e importanti le decisioni strategiche da prendere, per inseguire un altro elemento saliente della regata: il record di velocità. Stabilito l’anno scorso dal Maxi Esimit Europa 2 in 47 ore, 46 minuti e 48 secondi, è il limite che cercherà di infrangere soprattutto una barca: Rambler, scafo americano di 88 piedi (c.a. 27 metri di lunghezza), un concentrato di hi-tech dotato di canting keel (chiglia basculante), derive con foil e linee d’acqua estreme. È costruito interamente in carbonio su progetto di uno degli architetti navali più vittoriosi al mondo, il franco-argentino Juan Kouyoumdjian. Glielo ha commissionato nel 2014 l’armatore USA George David, che sbarca in Sicilia con un dream team di 20 velisti, veterani di Coppa America e di Giri del Mondo. A partire dall’icona neozelandese Brad Butterworth: timoniere di Rambler, Butterworth è un nome che ha fatto (e continua) a fare la storia della vela mondiale. C’è da scommettere che la sua fame di vittorie e di record non sia affatto esaurita. A bordo ci sono anche due velisti italiani di grande talento ed esperienza internazionale: Lorenzo Mazza (trimmer) e Silvio Arrivabene (navigatore).
I motivi di interesse sportivo non finiscono qua: sia il Circolo della Vela Sicilia che lo Yacht Club de Monaco hanno come da tradizione organizzato una propria imbarcazione, per un’appassionante sfida nella sfida. Per i siciliani è in gara Buena Vista, ICE 62 (c.a. 19 metri di lunghezza) progetto Made in Italy di Umberto Felci per gli armatori baresi Gigi e Beppe Pannarale. Skipper è Alberto La Tegola, ex-velista di classi olimpiche, oggi presidente del Comitato regionale VIII Zona (Puglia) della Federazione Italiana Vela. Su Buena Vista c’è un equipaggio misto di velisti baresi e di giovani della squadra agonistica del circolo palermitano, tra cui Edoardo Bonanno, Gabriele Coffaro, Antonio Saporito, Mainaldo Maneschi e Domi Aiello: a loro l’onere di difendere il titolo, in quanto vincitori assoluti della Palermo-Montecarlo 2015.
La risposta monegasca è il J111 “Yacht Club de Monaco – Majic 2” (ex-Black Bull), di dimensioni più piccole ma ugualmente aggressivo e competitivo in tempo compensato IRC. È uno scafo del 2012 che ha ottime prestazioni sopratutto con vento leggero, come si è già visto in edizioni precedenti della regata: lo skipper è Jacopo Carrain, ex-derivista e specialista di monotipi, e a bordo, tra gli altri, ci sono l’esperto navigatore Pietro D’Alì, il forte trimmer Enrico Zennaro e il prodiere Giuseppe Leonardi.