Regione, Musumeci ha scelto la sua “squadra”: 2 donne e 10 uomini, da sciogliere il nodo delle deleghe

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I decreti di nomina sono stati già firmati. Mancano soltanto le deleghe. Il neo presidente della Regione, Nello Musumeci ha chiuso il cerchio per la nomina della sua squadra di governo. Alla fine, dopo giorni di consultazioni e di “rose” di nomi chieste agli alleati del centrodestra, l’ex presidente della Provincia di Catania ed ex presidente della Commissione regionale Antimafia ha rotto gli indugi ed ha scelto la sua giunta: ci sono 2 donne e 10 uomini. Tutti contenti tranne la Lega che resta fuori dall’esecutivo. In una nota, i tre deputati siciliani Angelo Attaguile, Carmelo Lo Monte e Alessandro Pagano si dicono dispiaciuti perché “in Sicilia si sceglie il vecchio invece che il nuovo” e dicono che il movimento “non è interessato a poltrone di sottogoverno”.

A parte i tre nomi indicati in campagna elettorale, Gaetano Armao che sarà vicepresidente e assessore al Bilancio, Vittorio Sgarbi destinato ai Beni Culturali con una delega a tempo, dato che lo stesso in primavera, come ha più volte sbandierato lascerà l’Isola per le Politiche nazionali e Roberto Lagalla a cui sarà affidata la Formazione, ci sono pure il “fedelissimo” del governatore l’avvocato catanese Ruggero Razza destinato alla Sanità. Per la componente Fratelli D’Italia-Noi con Salvini c’è Sandro Pappalardo, esponente catanese di Fdi, altro assessore che Musumeci considera “vicino”.

Ed ancora Marco Falcone, Bernardette Grasso, Edy Bandiera, quest’ultimo neo deputato legato all’ex ministro Stefania Prestigiacomo. A sorpresa fa il suo ingresso a Palazzo d’Orleans Vincenzo Figuccia, transitato da Forza Italia all’Udc e che prevale su Margherita La Rocca Ruvolo che, stando ai rumors, non avrebbe mai accettato la complicatissima delega alla Famiglia e al Lavoro; ed ancora Mimmo Turano in quota Udc. C’è poi Toto Cordaro ed infine Mariella Ippolito, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Caltanissetta.

Da sciogliere il nodo delle deleghe. Quasi sicuramente tra qualche ora il neo presidente ufficializzerà la sua squadra mettendo a posto le varie caselle.

Ed infine il nome di Maria Mattarella a capo della segreteria generale. La figlia di Piersanti, presidente della Regione Siciliana ucciso dalla mafia il giorno dell’Epifania del 1980 e nipote del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, guiderà la “macchina” burocratica di Palazzo d’Orleans. A lei le chiavi della segreteria generale che per anni è stata in mano ad un’altra donna: Patrizia Monterosso. Maria Mattarella che attualmente ricopre il ruolo di dirigente dell’Ufficio legale e legislativo della presidenza della Regione ha già dato il suo il “sì” all’offerta del presidente Musumeci.