“Boris Giuliano rappresenta la figura a cui tutti gli investigatori si sono ispirati, anche io. Specialmente per chi è passato dalla Squadra mobile di Palermo, non si può non ricordare quegli anni e la figura di Boris che è stato l’ideatore di un metodo investigativo”. Lo ha detto il Questore di Palermo, Renato Cortese a margine della commemorazione di Boris Giuliano, il capo della Mobile ucciso dalla mafia il 21 luglio di 38 anni fa.
“Con una considerazione che credo sia necessaria fare: oggi è anche facile fare quello che facciamo, perché abbiamo un contorno di solidarietà e di gente per bene che appoggia il lavoro della legalità – dice Cortese- Boris Giuliano lo ha fatto invece, quando i tempi erano difficili, e lui era da solo”.
Alla commemorazione che si è tenuta sul luogo del delitto c’era anche il Capo dello Sco, Alessandro Giuliano, figlio di Boris Giuliano, oltre alle altre due figlie del capo della Mobile, ucciso Selima ed Emanuela e le autorità.