Riduzione di personale al Cara di Mineo, protesta di lavoratori e sindaci

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Drastica riduzione di posti di lavoro al Cara di Mineo, protesta dei lavoratori e dei sindaci del calatino davanti alla prefettura di Catania.

La nuova gestione del centro di raccolta dei migranti è al secondo giorno e dei 298 lavoratori ne sono stati richiamati solo 120: per 170 si profila la perdita del posto di lavoro. Una situazione preoccupante, accusano i sindacati, considerato anche che non si conoscono i criteri con i quali sono state scelte le 120 persone riassunte.

Non esiste una lista della prefettura da cui attingere qualora si rendesse necessario ulteriore personale. Due punti centrali per i sindacati, sui quali chiedono l’intervento della prefettura che è l’ente appaltante del Cara di Mineo.

C’è poi preoccupazione per la qualità dei servizi erogati che potrebbe portare a tensioni interne al centro che si riverserebbero sul territorio. Una questione sociale ma anche di ordine pubblico, dunque. Su questo punto in particolare chiedono una risposta i primi cittadini.

Ricevuti in prefettura, vogliono una mediazione con le aziende, ma si chiede anche al governo nazionale di compensare un territorio che è tra i più poveri della regione e che nel Cara ha visto la possibilità per molti giovani di non lasciare la Sicilia.