Roberto Lipari debutta al cinema con “Classe Z”, ma poi ritorna al teatro

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Roberto Lipari, il talentuoso attore e caraberettista palermitano, medico mancato, ha studiato all’Università di Palermo, ma non ha raggiunto la laurea, perché attratto da sempre dal teatro e dal mondo dello spettacolo, debutta al cinema con il film,  “Classe Z” nelle sale dal 30 marzo.

Cast misto, esordienti, blogger e attori professionisti e la collaborazione di Scuola Zoo, sito che diffonde video-verità-virali (il primo quello di un professore che dorme in classe), per raccontare la storia di una discriminazione, quella di una classe di studenti problematici di un Liceo Scientifico di Roma che vengono relegati in una classe ghetto (la sezione H) per rendere le altre sezioni libere da zavorre.

Lipari interpreta la parte del rappresentante degli studenti e per l’occasione per sembrare più reale alla storia che vede protagonisti adolescenti, ha dovuto tagliarsi i baffi. Tra gli attori di rango del film Alessandro Preziosi e Antonio Catania diretti in maniera superlativa da Guido Chiesa. Nel cast anche: Alice Pagani, Luca Filippi, Armando Quaranta, Francesco Russo, David Zheng, Johnny Zheng e il Pancio.

Roberto Lipari nel 2016 Lipari ha partecipato al talenti Eccezionale veramente, che ha vinto ottenendo un contratto del valore di 100 mila euro con la Colorado Film, casa di produzione guidata dall’attore Diego Abatantuono e dal produttore Maurizio Totti. Al momento, non sono previste partecipazioni ad altri film, ma l’attore progetta una nuova tournée estiva con lo spettacolo Batti i panni e Lipari tutto, una sorta de “il meglio” del suo repertorio.

LA SINOSSI. È il primo giorno dell’anno della maturità per un gruppo di studenti di un liceo scientifico. A scuola una novità: alcuni studenti sono stati spostati dalle rispettive classi nella neonata sezione H, creata ex novo per loro. Pare a causa del sovraffollamento delle classi.
Per i ragazzi, la vita nella nuova sezione è una pacchia. I loro professori, tutti giovani, non ci provano nemmeno a farli studiare e così gli studenti hanno tutto il tempo per dedicarsi ai loro interessi extra-scolastici.

L’unico professore apparentemente intenzionato a cavare qualcosa di buono da questo gruppo di “sfigati” è il giovane supplente d’italiano, Marco Andreoli (Andrea Pisani), ossessionato dalla figura del professor Keating di L’attimo fuggente. Ma anche lui deve scontrarsi con il disinteresse e la facinorosità degli studenti, i quali lo bersagliano di scherzi e lo deridono per il suo idealismo. A metà anno, Andreoli, dopo l’ennesimo scherzo ai suoi danni, svela ai ragazzi che la storia del sovraffollamento è una bugia. La verità è che il Preside (Alessandro Preziosi) ha deciso di fare un esperimento al fine di capire se, togliendo i nostri dalle rispettive classi, il rendimento degli altri studenti sarebbe migliorato. Mettendoli in una classe “ghetto”, li poteva tenere sotto controllo.

I ragazzi all’inizio non danno peso alle sue parole, ma poco per volta si rendono conto che ha detto la verità: tutti li considerano dei vuoti a perdere, e neanche i trucchetti per copiare, con cui se la sono cavata negli anni precedenti, riescono a fargli prendere la sufficienza. Non resta che studiare! Il problema è che, individualisti come sono, non riescono a darsi una mano e ormai mancano poco più di 100 giorni all’esame… Unica soluzione è farsi aiutare. Ma da chi? L’unico che ha avuto a cuore la loro sorte, il prof. Andreoli. Avranno a che fare con un cattivissimo commissario d’esame (Antonio Catania). Riusciranno a guadagnarsi la maturità?