Amici e parenti convocati dagli investigatori dei carabinieri per ricostruire il duplice fatto di sangue di sabato scorso a Falsomiele. Una vera e propria esecuzione per Mirko Sciacchitano, 29 anni, colpito da almeno due colpi di pistola e finito con un colpo di grazia alle testa. Nonostante le modalità dell’agguato ricordino quelle mafiose, i militari dell’Arma restano prudenti sulla pista che conduce a cosa nostra.
L’omicidio è avvenuto a poche ore da un altro episodio, sempre nella stessa zona. Un uomo, Luigi Cona di 32 anni, è stato gambizzato, ma non è in pericolo di vita. Gli investigatori, le indagini sono coordinate dal Pm Luca Battinieri, tendono a legare i due fatti, ma ancora i contorni della vicenda sono poco chiari. Al momento si tenderebbe ad escludere la pista mafiosa, sebbene una missione punitiva così plateale sembrerebbe impossibile senza un’autorizzazione ‘pesante’ da parte dei clan che controllano quel territorio. I carabinieri scandagliano l’ipotesi del regolamento di conti, probabilmente legato al mondo della droga, forse un grosso affare. Sia la vittima, sia Cona avrebbero precedenti penali “ma roba di poco conto e comunque – dicono gli inquirenti – al momento non emerge alcun contatto con ambienti mafiosi”. Il Pm ha intanto disposto l’autopsia sul corpo di Sciacchitano.