La mortalità e le reospedalizzazioni nel periodo immediatamente successivo al ricovero per eventi cardiologici restano elevate, pertanto la dimissione rappresenta una potenziale criticita’ per i pazienti: occorre dunque uniformarne le modalita’ dalle unita’ operative di cardiologia siciliane e ottimizzare la comunicazione post ricovero tra personale sanitario, pazienti, familiari e caregiver.
Con questi obiettivi – accogliendo le raccomandazioni stabilite con decreto dall’assessorato regionale alla Salute, guidato da Baldo Gucciardi – è stato presentato questa mattina nell’aula magna degli Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo (l’Azienda ospedaliera capofila dell’iniziativa) “Vicini al tuo cuore”, progetto che si sviluppa in tre fasi: formativa, informativa e sperimentale. La prima, iniziata con l’evento start up di oggi, si articolerà nei giorni successivi con incontri formativi locali in tutte le unita’ operative di cardiologia siciliana; la seconda, quella informativa, sara’ il momento della pubblicizzazione del progetto e della diffusione del materiale informativo, che coinvolgerà pazienti, familiari e loro caregiver; infine, il percorso si chiuderà con la fase della sperimentazione clinica, un modello di assistenza ‘stretta’ dopo le dimissioni, che coinvolgerà circa 500 pazienti siciliani, i quali, una volta dimessi, “saranno seguiti attraverso quattro controlli annuali e con incontri di counseling dedicati a familiari e a coloro che si occupano dei pazienti per monitorare i risultati – ha spiegato Giovanna Geraci, referente del comitato di coordinamento del progetto -. E’ prevista poi la verifica degli esiti sull’aderenza alla terapia e su alcuni target, come la colesterolemia e la pressione arteriosa, attraverso Audit Clinica e l’elaborazione statistica dei dati ottenuti”.
Nel corso dell’appuntamento, arricchito dal contributo di esperti e di altri soggetti coinvolti nel progetto (istituzioni, cardiologi del territorio, medici di medicina generale e sigle di rappresentanza della cittadinanza), l’assessore Gucciardi ha sottolineato che “lo scopo delle raccomandazioni e’ fare incontrare medici di medicina generale, cardiologi e personale infermieristico che operano sul territorio per condividere percorsi e soluzioni capaci di migliorare la gestione integrata del paziente nelle varie fasi della patologia. A partire dall’implementazione della lettera di dimissione che personalizza il percorso di cura dei pazienti dopo la fase ospedaliera, realizzando cosi’ una prevenzione secondaria in modo da evitare un nuovo ricovero dopo la prima dimissione. E’ uno strumento semplice ma straordinario, il primo in Italia”. Secondo Gervasio Venuti, direttore generale del Villa Sofia-Cervello, “l’omogeneità dei parametri determina due effetti positivi. Da un lato l’economicità del sistema attraverso soluzioni applicative non difformi tra azienda e azienda; dall’altro, la creazione di uno standard unico regionale che attua l’integrazione tra ospedale e territorio, in linea con gli obiettivi della sanità pubblica nazionale”.
“Per la prima volta – e’ il pensiero di Nicola Sanfilippo, direttore dell’unita’ operativa di Cardiologia Villa Sofia-Cervello – i pazienti vengono coinvolti in una condivisione attiva delle responsabilita’ e il medico di medicina generale potrà interfacciarsi con il reparto. Questo alla lunga porterà il paziente ad aderire alla terapia”. Una fase fondamentale questa “perche’ – ha suggerito Ignazio Tozzo, dirigente generale del dipartimento per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico -il vero vulnus e’ proprio il momento successivo alle dimissioni. Dopo il ricovero, il paziente deve avere chiaro cosa fare, avere precise indicazione su come prendere i farmaci e soprattutto essere educati sullo stile di vita da tenere dopo un evento traumatico”.
A tale scopo, il progetto prevede la diffusione di una brochure dai contenuti educazionali sulle principali patologie cardiologiche e sui principi di prevenzione delle recidive della malattia, oltre a video e power point da assegnare alle unita’ operative cardiologiche dell’Isola. Ma lo strumento di informazione principale sara’ un apposito sito web, attivo per tutta la durata del progetto, da cui i pazienti potranno scaricare in qualunque momento le indicazioni che servono. Ha infine parlato di “un progetto meraviglioso, che vede la persona al centro del servizio sanitario nazionale” il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Palermo, Toti Amato, auspicando al contempo che “‘Vicini al tuo cuore’ non resti come progetto ma diventi una realtà effettiva non solo per pochi pazienti: in tal senso, ci vogliono investimenti, sia a livello di persone che di mezzi. Al primo posto, un mezzo telematico unico per tutta la regione. Se i sistemi non parlano la stessa lingua, se manca il dialogo, diventa tutto molto più complicato”.