Sanità: in ‘Rizzoli’ Bagheria 134 interventi per la cura piede torto congenito

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Nell’istituto ‘Rizzoli’ di Bagheria (Palermo) dal 2012 ad oggi sono stati effettuati 134 interventi per la cura del piede torto congenito, una deformità che comporta un’alterazione dell’anatomia del piede. Di questi, 14 fra gennaio ed agosto di quest’anno.

Un intervento molto delicato che riguarda i pazienti neonati, la cui deformazione va corretta nelle primissime settimane dopo la nascita. Dopo la displasia dell’anca, il piede torto congenito rappresenta la deformità congenita più diffusa, con una media di un caso ogni mille nati.

“La forma più frequente è il piede torto equino-varo-addotto-supinato, che riguarda circa l’80% dei casi – spiegano gli ortopedici del Rizzoli Sicilia, Matteo Romantini e Matteo Nanni – Il trattamento viene intrapreso pochi giorni dopo la nascita e prevede la manipolazione del piede e l’applicazione di apparecchi gessati, con lo scopo di modellare il piede in progressiva correzione delle diverse componenti della deformità”.

Fondamentale il personale infermieristico per il confezionamento di apparecchi gessati semplici, complessi e gessi per le patologie pediatriche. Al dipartimento Rizzoli Sicilia la sala gessi è gestita dall’infermiere esperto Arturo Curci con Monica Gutierrez.

La tecnica adottata al Rizzoli prevede che, al termine del trattamento con apparecchi gessati, la correzione completa del piede avvenga mediante un piccolo taglio percutaneo al tendine di Achille (tenotomia), che ha lo scopo di correggere la componente di equinismo della deformità, difficilmente correggibile con il solo gesso. In seguito, viene applicato un ultimo apparecchio gessato che prevede la definitiva posizione corretta del piede.