Sanità in Sicilia, dossier dei sindacati dei dirigenti medici su presunti favoritismi

0
68
coronavirus in sicilia

 “Nessun segnale di discontinuità tra il governo Crocetta e il governo Musumeci sul fronte della sanità in Sicilia, le prossime nomine dei manager, da quanto emerge dalla short list dei candidati non fa presagire nulla di buono rispetto al recente passato. Ed inoltre è evidente la continuità ai vertici dell’assessorato alla Salute”. Lo dicono i segretari regionali dei sindacati della dirigenza medica veterinaria che, in una conferenza stampa, questa mattina, a Palermo, hanno annunciato la presentazione di un dossier alla Commissione regionale Sanità dell’Ars in cui si denunciano con nomi e cognomi tutti i presunti “favoritismi” già segnalati all’assessorato regionale Sanità, mai riscontrati, tanto da rimanere “lettera morta”.

“Siamo totalmente sfiduciati sulla capacità e volontà dell’assessorato alla Salute rispetto al controllo del sistema di nomine con direttive impartite dallo stesso assessorato – dicono i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Cimo, Anpo, Fvm, Aaroi – che di fatto favorisce la totale “deregulation”, permettendo il “Far-West” e la totale anarchia sul territorio, che diventano funzionali ad un sistema governato da cacicchi locali dalle “mani libere”.

“In questi anni abbiamo assistito a troppi silenzi e a troppe omissioni – affermano i segretari regionali dei sindacati dei medici – rispetto ai richiami ed agli appelli che abbiamo più volte lanciato, come la questione relativa ai titoli dei direttori generali. Dai nostri riscontri, emergono una serie di violazioni rimaste “coperte” da coloro i quali avrebbero dovuto controllare”. E poi una curiosità: “Sulla squadra che compone il gabinetto dell’assessore Razza – affermano i sindacati dei dirigenti medici – è singolare come l’assessorato alla Salute sia l’unico privo dal momento dell’insediamento del nuovo assessore di un capo di gabinetto titolare, ma che ci sia un “vicario”. Ma vicario di chi?”, si chiedono le organizzazioni sindacali, che denunciano la “natura politica che porta alla nomina di Eugenio Ceglia, braccio destro dell’ex sottosegretario PD alla Pubblica Istruzione e alla Davide Faraone”, è stato in passato titolare dell’ente di formazione “Euro” e da anni si occupa di formazione professionale.

Nel dossier che verrà presentato alla Commissione regionale Sanità all’Ars, i sindacati regionali della dirigenza medico veterinaria accendono i riflettori, ancora una volta, anche sull’ex direttore generale dell’azienda Arnas Civico Di Cristina Giovanni Migliore, il quale da qualche mese è stato nominato direttore generale del Policlinico di Bari, con nomina della giunta presieduta da Michele Emiliano.

“E’ una storia tanto complessa quanto lunga ed eclatante, ma che ancora non è stata svelata in tutta la sua ampiezza”, denuncia Angelo Collodoro, vice segretario regionale Cimo. E dal dossier dei sindacati emergono i nomi di tanti direttori generali di ieri e di oggi e dirigenti dell’assessorato che “avrebbero “coperto, come sottolinea Collodoro, “tutta la vicenda e che evidenzia il sistema di relazioni, di compiacenze e di connivenze”.