Sanità: medici pronti alla protesta contro il piano di revisione della rete ospedaliera

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I responsabili del Sindacato medici italiani, sollecitano un incontro urgente con l’assessore regionale alla Salute. Nei giorni scorsi, Emanuele Cosentino, responsabile nazionale Smi Emergenza sanitaria territoriale 118, con una lettera aperta alla Giunta Musumeci e in particolare a Ruggero Razza, aveva denunciato e contestato le politiche riguardanti la sanità e il nuovo piano di revisione della rete ospedaliera in Sicilia, ma finora non è arrivata alcuna risposta.

Perdurando questa situazione, lo Smi ha preannunciato una dura  azione di protesta, invitando gli altri sindacati ad un impegno unitario. Nello specifico i rappresentanti sindacali fanno notare che: “si ipotizza una rete ospedaliera senza considerare la centralità dei servizi sul territorio, ma incentrata prevalentemente sugli interessi delle ‘alte specialità’ soprattutto dei Policlinici. Si continua quindi a non capire che non esiste un’assistenza ospedaliera efficace se l’assistenza della medicina del territorio non è adeguatamente funzionante e non si riescono a soddisfare i bisogni di salute del cittadino, se le liste d’attesa sono infinite, se la specialistica ambulatoriale non viene correttamente utilizzata e il medico di famiglia viene abbandonato da solo e impotente con il suo computer”.

Lo Smi denuncia pure “l’inadeguatezza dei pronto soccorso e la mancanza di sicurezza per gli operatori di fronte a cittadini spesso inferociti dalle lunghe attese e dalle carenze di un servizio sanitario regionale sempre più depauperato e defraudato di risorse umane ed economiche”.

Inoltre lo Smi sostiene che: “il Sues-118 siciliano era considerato, fino a 5 anni fa, tra i migliori d’Italia, mentre oggi il sistema viene smantellato giorno per giorno nella totale indifferenza delle autorità competenti”. Altra nota dolente segnalata è il precariato che, nonostante il passare degli anni, finora non ha visto alcuna soluzione.