Scommesse online illegali: operazione Game Over II, 12 indagati

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Dalle prime ore dell’alba, 150 agenti di Polizia sono impiegati nelle province di Palermo, Ragusa, Messina, Agrigento e Trapani per eseguire un’ordinanza emessa dal gip di Palermo, su richiesta della “Sezione Palermo” della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura palermitana contro un vasto giro di scommesse online illegali.

Sono 12 le persone indagate, a vario titolo, destinatarie delle misure cautelari per associazione a delinquere e associazione a delinquere, di illecite scommesse e intestazione fittizia di beni. L’operazione denominata Game Over II è stata eseguita dalla Polizia. Per cinque degli indagati l’accusa è di essersi avvalsi della forza di intimidazione di Cosa nostra per mettere in piedi un sistema per accettare e raccogliere, anche per via telematica, scommesse di vario genere su siti internet appartenenti a società maltesi prive di concessioni in Italia da parte dei Monopoli di Stato, reiterando reati di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, con l’aggravante, per cinque indagati, di aver commesso il fatto avvalendosi della forza di intimidazione di Cosa nostra.

“Emerge lo spaccato di natura imprenditoriale da parte della criminalità organizzata con la ricerca di nuove frontiere di guadagno e nuovi adepti da parte di cosa nostra. Il gioco on line è anche un modo per controllare il territorio facendo business”. Lo ha detto il capo della squadra mobile di Palermo Rodolfo Ruperti nel corso della conferenza stampa alla caserma Lungaro sull’operazione Game Over II che ha portato a sette arresti. “Ci sono delle persone dalle capacità imprenditoriali nei contatti e la capacità di procurarsi le password per accedere a servizi on line vietati nel nostro territorio – ha aggiunto Ruperti – Serve anche la diffusione capillare dei marchi nelle varie agenzie e il controllo per fare tornare questi soldi ai proprietari delle skin-password, cioè coloro che hanno le attività anche a Malta, dove la legislazione in materia è differente dalla nostra”.

“La gestione delle scommesse on line è molto proficua dal punto di vista criminale perché sono scommesse illecite attraverso utilizzo di piattaforme estere, in questa indagine si tratta di Malta. Cosa nostra, con due famiglie importanti quella della Noce e quella di Passo di Rigano, si e’ inserita in questo business, organizzato da altri che portava profitto alle famiglie mafiose e utilizzando la forza di intimidazione data da cosa nostra”. Lo ha detto il questore di Palermo, Leopoldo Laricchia, durante la conferenza stampa sull’operazione Game Over II. “Riteniamo ci sia stato un giro di affari da 14 milioni al mese tra tutte le agenzie – ha aggiunto – di cui il 15% rimaneva agli organizzatori e un 45% che resta alle agenzie per pagare le scommesse. Naturalmente venivano anche pagati gli agenti che andavano a fare queste operazioni che avvenivano con pagamento in contanti. I proventi consentivano da un lato il riciclaggio di altre entrate illecite, dall’altro gli organizzatori comprato altri beni: abbiamo anche sequestrato un’azienda agricola”.