Sesso con piante all’Orto botanico, polemiche su Manifesta 12

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sesso con piante all'orto botanico di palermo

Sesso con piante all’Orto botanico di Palermo, polemica su di una istallazione di Manifesta 12. La pietra dello scandalo è un’opera dell’artista cinese Zheng Bo, un’installazione video, con audio in cuffia dal titolo “Pteridophilia” in cui si vedono scene erotiche tra l’uomo e le piante.

Oltre ai commenti su Facebook sono intervenuti alcuni esponenti politici che stigmatizzano la possibilità che il video venga visto anche da bambini e chiedono che l’installazione venga rimossa.

Il direttore dell’Orto botanico, Rosario Schicchi, dice: “Sin dall’inizio ho chiesto di collocare un cartello con scritto contenuto non adatto ai minori di 16 anni ed inserire delle cuffie di modo che non si sentisse l’audio del video e richiesto che a vigilare ci fosse del personale.

L’opera “esplora il potenziale eco-queer” – si legge nel cartello illustrativo dell’installazione, sistemata nell’Orto botanico da metà giugno, quando è stata inaugurata la biennale di arte contemporanea nomade in corso a Palermo – e ritrae “sette giovani che camminano in una foresta di Taiwan stabilendo un contatto intimo con delle felci. Fanno l’amore con le piante, percependone la morbidezza e il profumo”.

Schicchi fa sapere che al momento l’installazione è spenta e che si trova in un’area non immediatamente visibile. Il professore sottolinea anche di “aver adottato tutte le misure del caso. All’Orto botanico – dice – i bambini possono accedere solo accompagnati dai genitori. Chiamerò il responsabile di Manifesta per richiedere nuovamente la presenza di un addetto”.

Sui social alcune persone hanno pubblicato una parte del video tacciando l’opera come “pornografica”. Alla domanda cosa risponde a chi la definisce in questo modo, Schicchi dice: “E’ una forma d’arte, sulla quale personalmente ho dei dubbi, ma se Manifesta la propone avrà una sua valenza”.

Intanto Salvo Coppolino e Edoardo De Filippis, esponenti provinciali di #DiventeràBellissima, fanno notare polemicamente: “Esporre dei monitor che trasmettono esplicite scene di sesso è di una volgarità senza limiti: logica avrebbe voluto che tali espressioni artistiche (se così si possono definire) fossero esposte in un luogo chiuso con chiare indicazioni sul tenore dei contenuti, evitando di suscitare le giuste proteste di chi, tra i visitatori, ha avuto la sventurata idea di portare bambini. Il video va rimosso”.

Polemici anche i consiglieri della commissione comunale competente in materia di affari legali, Sabrina Figuccia, Claudio Volante, Rosario Arcoleo e Giusepina Russa. La rimozione dell’opera è stata chiesta anche dal portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Raoul Russo.