Il sindacato Cobas-Codir (Usae) presenterà un esposto alla Procura della Corte dei Conti per danno erariale e alla Procura in merito all’accordo sottoscritto lo scorso 9 giugno dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, circa la cessazione di tutti i contenziosi contro lo Stato (passati, presenti e futuri, 2017 compreso) in cambio dello storno di una somma vicina ai 500 milioni di euro (che, secondo il sindacato, a dire di Crocetta, rappresentavano un importo necessario per potere chiudere il bilancio regionale 2013 e consentirne la certificazione).
Sembrerebbe, afferma il sindacato, che il Presidente della Regione, a fronte della “risibile somma ricevuta”, si sarebbe assunto la responsabilità “erariale, morale e politica” di rinunciare a tutti i contenziosi in essere contro lo Stato che avrebbero portato alla Regione Siciliana, nel breve termine, alcuni miliardi di euro e che potevano probabilmente evitare, ad esempio, nell’ultima Legge di Stabilità il ricorso a norme “lacrime e sangue” per molti cittadini e lavoratori.
Nell’esposto predisposto dalla direzione regionale del Cobas-Codir, quindi, si chiede prioritariamente alle Procure, ciascuna per la propria competenza, di verificare la legittimità della firma. Contestualmente, la segreteria generale del sindacato sta verificando, insieme ai propri legali, “la possibilità di impugnare dinanzi all’organo giudiziario competente l’accordo sottoscritto chiedendo l’annullamento di ogni efficacia ed effetto a tutela dei diritti lesi da tutti i cittadini siciliani”.