La Guardia di Finanza di Siracusa ha sequestrato beni per un valore di oltre 840.000 euro nei confronti di 2 coniugi di 36 e 34 anni residenti a Noto senza fissa occupazione, che, nell’arco di qualche anno, sono riusciti ad accumulare un patrimonio di oltre 840 mila euro frutto di numerose attività illecite.
Le indagini coordinate dal Procuratore Capo Francesco Paolo Giordano, e dirette dai Sostituti Procuratori, Vincenzo Nitti e Andrea Palmieri, hanno fatto luce su come il 36enne, ritenuto socialmente pericoloso, abbia commesso un numero cospicuo di reati, tra cui la ben “truffa dello specchietto”, risse, porto d’armi in assenza di autorizzazioni, furti, violazioni di sigilli e alle misure di prevenzione personali, in diverse parti d’Italia ed, in particolare, nelle province di Milano, Pavia, Bologna, Ancona, Fermo, Pescara, Macerata, Avellino, Taranto, Lecce, Brindisi, Matera, Potenza, Catania e Messina.
Le Fiamme Gialle di Noto hanno dimostrato come i redditi percepiti dall’uomo, per lo svolgimento saltuario dell’attività di bracciante agricolo, non sarebbero stati sufficienti al sostentamento minimo del nucleo familiare né, tantomeno, a giustificare gli acquisti e gli investimenti effettuati negli anni.