Soltanto 16 milioni per i forestali: depositato dal governo in commissione Bilancio all’Ars l’emendamento. Non sono 30 milioni, come annunciato ieri sera, ma 16. Dieci milioni vengono recuperati dal fondo di riserva per la sanità e 6 milioni dai capitoli di bilancio dell’assessorato Agricoltura. Al testo è allegata la relazione tecnica, firmata dal ragioniere generale della Regione.
I lavori in commissione vanno avanti a rilento, anche perché al di là della somma i commissari dovranno stabilire la forma di trasmissione in aula della norma. Voci di Palazzo dei Normanni indicano la data del 9 novembre per la riunione del Cipe che dovrebbe deliberare il trasferimento alla Regione di 88 milioni, soldi che consentirebbero di finanziare la forestazione fino a fine anno.
“Stiamo lavorando”. E’ la laconica risposta del vice presidente della Regione Mariella Lo Bello, ai giornalisti che, a margine dei lavori della commissione bilancio, hanno chiesto se sia stata finalmente trovata la soluzione per pagare gli stipendi ai forestali. L’assessore e il ragioniere generale della Regione Salvatore Sammartano sono riuniti in commissione, che ha ottenuto dal presidente dell’Ars una deroga ai lavori che si protrarranno oltre i tempi stabiliti, facendo slittare la seduta d’Aula alle 18. I lavori dovrebbero riprendere alle 18,30 subito in aula dopo il via libera da parte della commissione.
“Il rischio – spiega Riccardo Savona (FI) – è che utilizzando le somme del fondo rischi della Sanità si vada incontro ad un danno erariale. Siamo in una situazione in cui trovare una soluzione è davvero molto difficile”. Una girandola di cifre quella andata in scena in commissione. Prima 11,5 milioni di euro, e sembrava cosa fatta, poi 23 milioni, 30 milioni, quindi l’intervento della Ragioneria generale, con tanto di marcia indietro e l’annuncio di un ipotetico finanziamento di 16 milioni, anche quest’ultimo non certificato.
Alta la confusione e la tensione in commissione e davanti al Palazzo, con l’opposizione che rilancia la propria proposta: 13 milioni di euro, in parte in conto capitale per progetti di mitigazione idrogeologica e in parte in conto corrente per la garanzia di giornate lavorative. “Una strada seria, contro le bolle di sapone di una maggioranza presuntuosa e inconcludente”, dice Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars, “il Partito democratico crea ancora un grande pasticcio, questa volta ai danni dei forestali, promettendo loro le risorse per il completamento delle giornate lavorative, ma alla fine senza mantenere”.
Intanto, continuano anche sotto la pioggia le proteste di gruppi di lavoratori di forestali e dell’antincendio, da martedì sospesi e sul piede di guerra. Terzo giorno di protesta indetta da Fai-Flai-Uila a Catania “in difesa dei diritti dei forestali“. Oltre 500 lavoratori hanno presidiato la sede di rappresentanza del governo regionale e poi si sono mossi in corteo per le vie del centro per arrivare in piazza Stesicoro.
“La tensione cresce – segnalano i segretari provinciali di Fai-Flai-Uila Alfio Mannino, Nino Marino, Pietro Di Paola – a causa dei continui rinvii dei lavori parlamentari all’Ars e in conseguenza delle notizie incerte, confuse, sulla manovra finanziaria che dovrebbe consentire il riavvio dei forestali siciliani al lavoro. Andremo avanti a oltranza, senza accettare ulteriori ritardi nell’approvazione di un provvedimento che dovrà essere risolutivo e consentire il completamento delle giornate di attività. Nel caso di esito non positivo, la protesta sarà incessante con iniziative eclatanti. Grazie al senso civico dei lavoratori e alla responsabilità di Fai-Flai-Uila – concludono i sindacati – le manifestazioni non sono sfociate in disordini. La classe politica, però, eviti che questa corda malgrado i nostri sforzi possa spezzarsi”.