Terremoto: due scosse a largo del Canale di Sicilia, a sud di Modica

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Scosse di terremoto in successione nel Canale di Sicilia. Una sequenza sismica cominciata lo scorso 8 dicembre a largo di Ragusa di magnitudo 2.6. Da allora ci sono state 14 scosse: di queste soltanto due nell’arco di tre quarti d’ora circa, nella notte tra mercoledì e giovedì.

La prima scossa di magnitudo 3.9 è stata registrata alle 2 e 13. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 10 km. di profondità ed epicentro in mare 63 km. a sud di Modica, in provincia di Ragusa.  Già mercoledì altre due scosse erano state registrate nella zona tra le 12 e le 13 con magnitudo 3.5 e 3.6.

Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.7 è stata registrata alle 2 e 59 sempre nel Canale di Sicilia. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 10 km. di profondità ed epicentro in mare 57 km. a sud di Modica. Non si segnalano danni a persone o cose in entrambe le scosse.

”L’area del Canale di Sicilia – ha spiegato all’ANSA Eugenio Privitera, direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv)- è molto vasta e c’è un sistema di faglie molto complesso e poco conosciuto, generato dalla spinta della placca africana contro quella euroasiatica”. In questo sistema, ha aggiunto, ci sono due faglie che potrebbero essere collegate alla sequenza sismica in corso: la faglia di Scicli e quella di Capo Passero ma ”ancora non è chiaro quale delle due sia legata a questi terremoti”. Non si può prevedere neanche l’evoluzione della sequenza, “ma proprio per questo – ha rilevato Privitera – non possiamo escludere che si verifichino altre scosse”.