Traffico di droga: assolti 5 imputati per un vizio nelle intercettazioni

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A conclusione di 9 anni di processi si è concluso con l’assoluzione in appello di tutti i cinque imputati il processo per un maxitraffico di droga che, nel 2009, condusse all’arresto di 62 persone.

Un vizio nelle intercettazioni che, per la Cassazione sono dunque inutilizzabili, ha portato all’annullamento davanti alla Suprema corte di condanne fino a 15 anni e a un nuovo processo di secondo grado che oggi si è concluso con le assoluzioni. Scagionati Vincenzo Inserra, ritenuto a capo di una delle tre bande di trafficanti scoperte dai carabinieri nel corso dell’inchiesta e condannato a 15 anni, Domenico Targia, che aveva avuto cinque anni e 6 mesi, Mariano Flauto che ne aveva avuti due e sei mesi, Domenico Frangiamore condannato a 2 anni e Ben Zammel Selma che aveva avuto 2 mesi.

L’indagine che ha portato al processo – altre tranche sono state celebrate col rito abbreviato – determinò la scoperta di tre diversi gruppi criminali che gestivano il traffico di droga tra  Palermo , Bagheria, Belmonte Mezzagno, Villabate, Misilmeri, Santa Flavia e Ficarazzi. All’inchiesta collaborarono i pentiti Andrea Bonaccorso e Angelo Casano che rivelarono gli interessi di Cosa nostra nel business.

Le intercettazioni sarebbero state ascoltate nei locali nella disponibilità dei carabinieri e non in quelli della Procura come prevedeva il decreto del gip che le disponeva. Già in fase di indagine la Cassazione aveva annullato diverse misure cautelari proprio per lo stesso motivo.