Trapani: si è insediato a Palazzo D’Alì il commissario straordinario Francesco Messineo

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Trapani: l’ex procuratore di Palermo Francesco Messineo si insedia nella funzione di commissario straordinario di Trapani. Dopo la mancata elezione a sindaco del candidato Pd Piero Savona, che ha fallito la sfida del quorum dell’affluenza, decisivo dopo il ritiro di Girolamo Fazio, indagato per corruzione, arriva nella città delle Saline l’ex capo della procura di Palermo. Una competizione fortemente segnata dalle vicende giudiziarie, in una città difficile.

“Indubbiamente la campagna elettorale di Trapani è una vicenda con degli aspetti singolari e inconsueti, dovuti a una legislazione – ha spiegato – che ha mostrato dei lati paradossali e difficilmente prevedibili. Ho seguito la campagna elettorale sulla stampa. La mancanza di un’amministrazione eletta però è certamente un fatto negativo. Comprendo il disappunto e il rammarico della comunità trapanese e spero di veicolare in modo idoneo la città da questa condizione anomala a una condizione di pieno ristabilimento del rapporto tra la cittadinanza e l’amministrazione”.

Al termine del suo mandato, l’ormai ex sindaco Vito Damiano (che oggi non era presente) ha rilasciato delle dichiarazioni circa “condizionamenti, dall’esterno del palazzo ma soprattutto dall’interno”. “Ho sentito il sindaco Damiano in una breve conversazione telefonica. Ho letto – prosegue Messineo – le dichiarazioni rese dal sindaco Damiano ma per alcuni aspetti questi problemi non riguardano la figura del commissario straordinario, che riunisce i ruoli di sindaco, Giunta e consiglio comunale e non è proprio possibile un ostruzionismo interno. Altro tipo di influenze di qualsivoglia genere non le metto in bilancio, perché non essendo un soggetto proveniente dalla politica e non avendo alcune ambizioni di percorsi politici sono difficilmente permeabile. Se dovessero verificarsi episodi del genere li farei presente”.

“Vorrei dire che le tasse non verranno aumentate, ma non sarà così”. Lo ha detto Francesco Messineo durante il suo insediamento a Palazzo D’Alì. “Le urgenze più immediate riguardano il bilancio di previsione che non è ancora stato approvato e determina delle criticità sul piano di spesa. E un po’ presto – ha aggiunto – per parlare di sensazionali progetti, questi verranno dopo; adesso compiamo il primo passo di un cammino che avrà una durata non quantificabile, ma che si protrarrà fino al 2018. Le mie intenzioni sono quelle di offrire un servizio al meglio delle mie capacità e del mio impegno personale. So che un comune come Trapani ha una serie di problemi che devono essere affrontati di volta in volta e risolti nel migliore dei modi”.

Messineo ha diretto la Procura della Repubblica di Palermo dal 2006 al 2014 ed è stato commissario del consiglio comunale di Castelvetrano – poi commissariato per infiltrazioni mafiose – dal marzo 2016 al giugno 2017. “Da questo curriculum amministrativo, separerei la mia esperienza di Procuratore di Palermo che è conclusa. Oggi c’è un nuovo procuratore che lavora bene. Per quanto concerne Trapani la conosco soltanto superficialmente, vengo spesso da visitatore, ma non conosco bene i problemi. L’idea che mi sono fatto – ha proseguito – è che l’amministrazione di un comune porta problemi dal punto di vista economico finanziario. Spero che a Trapani – città dotata di un commercio vivace e un turismo notevole – possano essere affrontati e gestiti”.

Sui primi provvedimenti da Commissario del comune “ho in programma degli incontri con i funzionari, con tutte le strutture comunali e con tutte le espressioni della società civile – ha detto Messineo. Poi sarà possibile fare un bilancio delle situazione e programmare gli interventi per i mesi prossimi. Questo sarà il primo dei problemi da affrontare. Vorrei rassicurare i cittadini ma temo che la cosa sia impossibile. Esiste una sfasatura tra costi e ricavi del sistema di raccolta dei rifiuti”. (AGI)