Un giornalista che faccia da addetto stampa a titolo gratuito con un incarico della Regione Siciliana in occasione del Vinitaly di Verona. Ma c’è di più oltre all’offesa e alla proposta di lavoro contraria ad ogni principio di legge: l’avviso specifica che l’offerta è interamente a titolo gratuito, comprese le spese di viaggio, vitto e alloggio a Verona nel periodo della manifestazione. Non un’offerta di lavoro a titolo gratuito, dunque, ma addirittura in perdita.
La vicenda è stata tirata fuori da la Repubblica e ha sollevato una cascata di polemiche, tanto da indurre l’assessore all’Agricoltura, l’azzurro Edy Bandiera, a fare una perentorea retromarcia dopo la pioggia di critiche arrivata a stretto giro da destra e manca.
“Un tempo la Regione siciliana passava agli onori della cronaca per gli sprechi ora per un avviso che al contrario è andato oltre i limiti. Non ne sapevo nulla perché influenzato, si tratta di un provvedimento fatto in buona fede ma che ho concordato col dirigente di ritirare immediatamente”, ha detto all’ANSA l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera. “Il lavoro va sempre rispettato e retribuito – ha aggiunto Bandiera – non c’è stata alcuna volontà di mortificare il lavoro dei giornalisti che sono dei professionisti, probabilmente un eccesso di zelo. L’avviso è già stato ritirato, faremo valutazioni economiche prima di pubblicare un eventuale secondo avviso”.
Una dichiarazione fantastica: “Non ne sapevo nulla…”, quindi l’assessore non conosce cosa accade nel suo assessorato. Quindi non ha il polso della situazione. Non sa che combinano i suoi dirigenti. Il fatto più che grave, è gravissimo. Il lavoro dei giornalisti in Sicilia viene mortificato da anni, Questa mortificazione si aggiunge alle altre e nulla toglie al fatto in sé. “Eccesso di zelo?”. Ma il dirigente che ci ha messo la firma quanto guadagna per mettere una firma che fa lavorare gratis un giornalista?
Veniamo ai fatti. L’assessorato regionale all’Agricoltura cerca per il padiglione della Sicilia al Vinitaly una figura “con adeguata professionalità e competenze, risultante da curriculum, nell’ambito della comunicazione con specifiche competenze nel settore dell’agroalimentare”. Una bella occasione, se nell’avviso non si leggesse qualche riga dopo che “l’offerta è interamente a titolo gratuito, comprese le spese di viaggio vito e alloggio a Verona nel periodo della manifestazione”. I curriculum dovranno arrivare entro il 26 marzo. Dopo la selezione, il vincitore, avrà l’incarico “per una collaborazione inerente l’attività di comunicazione, degustazione e conferenza stampa” nel padiglione Sicilia.
Un lavoro a tutti gli effetti, ma a titolo gratuito. Come il vino da degustare, almeno quello. Una vergogna senza se e senza ma. E francamente nelle parole dell’assessore Bandiera con le quali si annuncia il ritiro del bando, arrivate soltanto dopo le critiche a mitraglia, si legge il clamoroso autogol di una politica arrogante che pensa di poter fare quello che vuole. Politici, ai quali fanno buona compagnia burocrati pagati a sangue di Papa, soltanto bravi in tv quando a favore di demagogia parlano che bisogna dare lavoro, che il problema di questa Sicilia è il lavoro, salvo poi mettere in atti simili “porcate” di cui bisognerebbe soltanto provare vergogna se solo avessero ancora un po’ di rossore in viso.
Bandiera come quell’altro “genio” del sindaco di Catania, il dem Enzo Bianco. Che pochi giorni ha fatto scoppiare la stessa polemica per aver conferito un incarico gratuito al portavoce. Lo stesso primo cittadino, in qualità di guida della città metropolitana aveva firmato l’atto, per poi fare un passo indietro e disporre l’annullamento. Sulla vicenda erano intervenuti Ordine dei giornalisti e Fnsi. E così anche per Edy Bandiera ecco arrivare tuoni e fulmini da parte di Assostampa Siciliana e Ordine dei giornalisti che certo non le mandano a dire.
“Non è accettabile che un ente pubblico disponga atti di assunzione di giornalisti a titolo gratuito e non è etico che i giornalisti accettino questi incarichi”. Così l’Associazione siciliana della Stampa ha commentato la notizia relativa alla ricerca di un comunicatore “a titolo gratuito”, per il padiglione della Sicilia alla Fiera Vinitaly da parte dell’assessorato regionale all’Agricoltura, che “ripropone in modo clamoroso le difficoltà di rapporti chiari e trasparenti tra il mondo del giornalismo, l’informazione e il mondo della pubblica amministrazione”.
“Fermo restando che è vietato dalle leggi – si legge in una nota – affidare incarichi a titolo gratuito a giornalisti iscritti all’Ordine, (né a chiunque, da parte della pubblica amministrazione, dopo l’entrata in vigore lo scorso 6 dicembre della legge 172/2017), resta la gravità del tentativo dell’assessore regionale all’Agricoltura di aggirare l’ostacolo, cancellando di fatto la figura del giornalista addetto stampa e ipotizzando una figura ibrida di comunicatore, fuori da ogni profilo professionale e contratto di lavoro”.
Da tempo l’Associazione Siciliana della Stampa chiede alla Regione e agli Enti locali siciliani un tavolo di confronto per l’istituzione di uffici stampa che siano previsti e fissati nelle piante organiche, con un numero di giornalisti “adeguato alle esigenze di un’informazione trasparente e di qualità, che siano al servizio degli Enti e garantiscano ai cittadini il diritto di essere correttamente informati”. E questo “nel rispetto delle legge 150 che però, a distanza di quasi 20 anni dalla sua emanazione, non può più avere regime di prima applicazione. In questo senso, la strada maestra resta sempre e unicamente quella dei concorsi pubblici per titoli, con l’applicazione del contratto di lavoro per i giornalisti vigente in Sicilia (unica regione in Italia) che ne definisce i profili professionali”.
Per il sindacato dei giornalisti “gli uffici stampa, anche quelli per singole manifestazioni, non possono e non devono essere una riserva di incarichi di miglior favore per dipendenti pubblici o per personale che a vario titolo ricoprono già altri incarichi, ma strutture altamente professionalizzate alle quali deve essere possibile accedere solo dopo rigorose e trasparenti selezioni pubbliche. A questi principi non può fare eccezione nemmeno la Fiera dei vini, così come quella dei carciofi”.
L’Associazione Siciliana della Stampa pertanto “invita l’assessore all’Agricoltura a ritirare il provvedimento emesso; e il presidente Musumeci ad accelerare i tempi per la definizione dell’organico e la messa in concorso dei posti per i giornalisti dell’ufficio stampa della Presidenza”. E il bando è stato ritirato.
“Uffici stampa, di male in peggio. Dopo il sindaco di Catania Enzo Bianco, ci si mette pure la Regione siciliana, alla ricerca di un giornalista con adeguata professionalità cui conferire l’incarico di addetto stampa, ma a titolo gratuito, per l’edizione 2018 del Vinitaly”. Lo dice una nota dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, criticando l’avviso per il Vinitaly pubblicato sul sito della Regione. “Stavolta è anche peggio – prosegue l’Odg – perché l’avviso specifica che l’offerta è interamente a titolo gratuito, comprese le spese di viaggio, vitto e alloggio a Verona nel periodo della manifestazione. Non un’offerta di lavoro a titolo gratuito, dunque, ma addirittura in perdita. Un paradosso”.
L’Ordine dei giornalisti chiede un intervento del presidente della Regione Musumeci, che è anche giornalista pubblicista, per ritirare l’avviso e chiede la possibilità di un incontro, più ampio, sugli uffici stampa. “Sappiamo che il presidente in passato ha manifestato l’intenzione di ricostituire quello alla Regione – conclude l’Ordine dei giornalisti – spazzato via dal suo predecessore Crocetta, abbiamo sperato che sotto la sua guida si potesse fare in Sicilia chiarezza in questo settore, dove la legge 150 del 2000 viene sistematicamente ignorata dagli enti pubblici o piegata alle esigenze delle singole amministrazioni. Ma vorremmo anche, una buona volta, che le buone intenzioni espresse in passato da Musumeci così come da Bianco, si traducessero finalmente in atti concreti e coerenti”.