Una testa di agnello mozzata è stata lasciata, con un chiaro intento intimidatorio, sul sedile posteriore dell’auto di Costantino Guzzo, responsabile regionale del sindacato Usb per la Formazione Professionale.
“Sono ancora confuso – ha detto sconvolto Guzzo – stavo accompagnando mia moglie a casa della madre ma, appena saliti in macchina abbiamo sentito uno strano odore e abbiamo visto la testa insanguinata sul sedile. Questo avvertimento, che mi preoccupa e che non sottovaluto, arriva all’indomani delle mie dichiarazioni sul giudice fallimentare Giuseppe Sidoti, sospeso perché accusato di avere salvato dal fallimento il Palermo. Sidoti è lo stesso giudice che, invece, ha decretato il fallimento dello Ial Sicilia, buttando a mare la vita di un migliaio di dipendenti”.
Guzzo, ex dipendente dello Ial e oggi sindacalista, da anni denuncia le irregolarità che hanno contraddistinto la gestione della Formazione in Sicilia. “Non mi fermo” ha dichiarato con sicurezza, appena uscito dalla caserma dei carabinieri, dove ha sporto denuncia. Guzzo ha poi postato l’immagine della testa d’agnello sulla sua pagina Facebook.